Dimensionamento scolastico, Consiglieri comunali Sabia e Vaccaro (Insieme per Avigliano): il nostro no ai diktat del centrodestra. Di seguito la nota integrale.
In data 30 dicembre 2024 la Giunta Regionale ha deciso di sopprimere tre segreterie scolastiche, come da indirizzo nazionale, determinando l’accorpamento di alcuni istituti scolastici. Tale ratifica colpisce anche il nostro comune, determinando la riduzione da due ad una segreteria con l’obbligo di accorpamento dell’Istituto Comprensivo “Spaventa Filippi” con l’Istituto Comprensivo “Federico II Frazioni”. È d’obbligo ricordare che l’Istituto federiciano è già stato oggetto di accorpamenti lo scorso anno, quando nello specifico vi è stata l’annessione dei plessi di San Giorgio e Lolla. L’Istituto pertanto si trova in una fase di assestamento di queste modifiche, entrate in esercizio da quest’anno scolastico, con tutte le difficoltà che ne derivano da un punto di vista organizzativo. Riteniamo che la scuola rappresenti innanzitutto un presidio importantissimo sul territorio, al quale affidiamo i nostri figli, che rappresentano il nostro futuro. Inoltre essa rappresenta anche un punto di riferimento culturale ed una grandissima palestra di socialità, punto di riferimento importante nelle nostre comunità. Questa vicenda, che ci ha colpito da vicino, ci interroga su alcune questioni, portandoci a fare altrettante riflessioni. Ad oggi ancora non conosciamo le reali motivazioni che hanno portato all’accorpamento delle due segreterie delle scuole del nostro comune che, come precisato precedentemente, erano già state oggetto di accorpamento (in entrata) l’anno passato. Siamo convinti che, oltre Avigliano, tutte le comunità regionali meritino pari dignità; crediamo quindi che sia opportuno rivedere il piano regionale di riorganizzazione scolastica in funzione di validi criteri, che accolgano le necessità del territorio, tenendo conto dell’aspetto orografico, fondamentale in una regione come la nostra, e dei collegamenti, spesso non proprio eccelsi. Ciò che invece ci risulta chiaro è che la destra oggi si ritrova al governo in tutti o quasi i livelli dell’amministrazione pubblica, e questo diventa evidente se si notano le decisioni portate avanti dalle varie amministrazioni, tutte atte a non tutelare il territorio ma a ratificare scelte imposte a livello nazionale, seguendo la linea dettata dall’attuale governo Meloni. Così l’assessore Cupparo sceglie tre dirigenze da tagliare, senza far valere alcun criterio territoriale o dimensionale a supporto di questo taglio. Applica semplicisticamente un taglio imposto dal Ministero, senza nemmeno valutare la possibilità di contestarlo, di provare ad evitarlo, come pure abbiamo visto fare in tante altre regioni italiane, che ci hanno provato e sono riuscite nel loro intento. Lo stesso metodo lo rileviamo nell’Amministrazione Comunale. Da premettere che il nostro gruppo consiliare ha saputo soltanto recentemente del taglio di una delle due dirigenze scolastiche da parte dell’Organo Regionale, in quanto un argomento del genere non è stato trattato né in commissione né tantomeno in seno al consiglio comunale, ma la notizia è pervenuta solo tramite gli organi di stampa e senza nessuna comunicazione formale al nostro gruppo consiliare. Apprendiamo con dissapore, però, come il comune fosse stato già avvisato a fine novembre, dalla Provincia di Potenza, della possibilità di una riorganizzazione che poteva portare ad un taglio in qualcuno dei comuni della provincia stessa. Su un tema così importante per la nostra comunità non si può stare fermi e aspettare gli eventi. Guidati da tale principio, nonostante le diversità politiche tra i vari gruppi in Consiglio Comunale, abbiamo contribuito alla realizzazione di un documento congiunto tra il nostro gruppo, Insieme per Avigliano, il gruppo di maggioranza al comune ed i dirigenti scolastici delle due scuole Aviglianesi. Documento nel quale si chiedeva all’Assessore Cupparo di rivalutare la scelta fatta.18:50
Abbiamo delegato il sindaco di Avigliano a partecipare ad un incontro con l’Assessore Regionale per chiedere una deroga rispetto alle chiusure avviate e richieste dal Ministero, chiedendo altresì di appellarsi al TAR, così come altre regioni hanno fatto nelle precedenti settimane (vedi Campania, Sardegna, ecc). Chiaramente, così come in un copione in cui ognuno recita una parte politica, in questo caso, non ci si poteva aspettare altro che un diniego da parte dell’Assessore. La condivisione di un documento per chiedere la rivisitazione della posizione assunta dalla Giunta regionale è preceduta dalla reale volontà di risolvere un disagio per la comunità oltre che salvaguardare il bene degli alunni e lo abbiamo fatto superando anche lo steccato dell’appartenenza politica. Nonostante il nostro sforzo, l’orientamento era altrove e chiaramente le responsabilità sono in capo a chi governa. Alle colpe regionali, che vanno dalla mancanza di dialogo fino all’assunzione di scelte a nostro parere insensate, si contrappone il tentativo del Sindaco e della sua maggioranza di far valere una posizione, non ottenuta, evidenziando così l’incapacità della filiera politica di destra di confrontarsi e trovare una sintesi oltre che evidenzia il modo autocratico di prendere le decisioni andando a sminuire l’autorevolezza dei territori. Tutte queste azioni, o meglio non azioni, hanno determinato il quadro attuale, con l’Assessore Regionale non intenzionato a retrocedere e l’amministrazione comunale già vinta e incapace di opporsi con la dovuta forza a tale scelta. Come sempre fatto rimaniamo aperti all’ascolto di coloro che desiderino confrontarsi sulla tematica e non ci stancheremo di proporre soluzioni al Governo Regionale, attraverso ulteriori azioni che stiamo mettendo in campo. Non possiamo, però, accettare che, nonostante il dibattito sia acceso a tutti i livelli (locale, regionale, nazionale e sindacale), il governo Regionale ratifichi l’accorpamento con D.g.r. del 13/01/2025, prevedendo l’assegnazione della segreteria ad un plesso. La nostra posizione resta quella di rivedere il piano di ridimensionamento locale, non accettando supinamente una scelta così tanto scellerata. Consideriamo la scuola uno dei baluardi da tutelare nella nostra comunità, una risorsa essenziale che nessuno deve portarci via.