Dimensionamento scolastico della Regione Basilicata, Dipartimento “Pubblica Istruzione” di Fratelli d’Italia della provincia di Matera scrive alla Regione Basilicata e ai parlamentari lucani. Di seguito la nota integrale.
In seguito ad una riunione del Dipartimento “Pubblica Istruzione” della provincia di Matera, nella forma di un nucleo ristretto dei suoi componenti:Leonardo Giordano, componente del Dipartimento nazionale “Istruzione” di Fratelli d’Italia, Maria Pina Cosentino, vicesindaco di Grottole edinsegnante, Maria Anglona Adduci, DSGA facente funzioni dell’I.C. “Pierro” di Tursi e Valeria Carolina Celeste Gucci, docente di Lingua e Letteratura Inglese nella scuola secondaria di primo e secondo grado, in merito al Piano di Dimensionamento Scolastico della Regione Basilicata, adottato con DGR n. 12 del 13.01.2023, ha convenuto che il Piano di Dimensionamento Scolastico di cui alla succitata deliberazione della Giunta Regionale non muta sostanzialmente l’indirizzo della precedente pianificazione anche per il crescente calo demografico che affligge la nostra regione nonché́ per i vincoli discendenti al PNRR che impongono come parametro per il dimensionamento minimo delle istituzioni scolastiche 900 alunni.
Il Dipartimento ha approvato all’unanimità̀ un documento inviato alla Regione Basilicata e ai parlamentari lucani affinché possano interloquire con il governo sulle problematiche evidenziate, secondo le proprie competenze.
Di seguito il documento redatto dal Dipartimento “Pubblica Istruzione” della provincia di Matera:
La situazione, prospettata nel Piano di dimensionamento della Rete scolastica adottato con DGR n. 12 del 13.01.2023, è grave e sembra preludere ad un ulteriore impoverimento del nostro territorio soprattutto nelle sue parti più interne con il rischio che vengano meno nei piccoli comuni altri importanti presidi istituzionali come la scuola. In virtù di ciò il Dipartimento “Istruzione” della provincia di Matera di Fratelli d’Italia propone:
1. Rafforzare, migliorare e implementare il trasporto scolastico laddove si prevede l’accorpamento di plessi, anche nelle ore pomeridiane per favorire sia il “tempo pieno” che la piena ed integrale partecipazione degli studenti delle superiori all’offerta formativa del proprio istituto.
2. Iniziare con il Governo, in sede di conferenza “Stato – Regioni”, una trattativa per ottenere una deroga rispetto ai parametri di 900 alunni per dimensionare le istituzioni scolastiche e al parametro di 25 alunni per ogni classe che continua a favorire le così dette “classi pollaio” e impedisce la formazione di nuove classi laddove vi è calo demografico.
3. Cercare, in questa fase di trattativa alleanze con regioni che presentano la nostra medesima situazione, come il Molise, l’Abruzzo, la Valle d’Aosta, l’Umbria.
4. Non aumentare ulteriormente il numero degli indirizzi di studio in pendenza del calo demografico. Sarebbe come pretendere di coprire un letto più grande con una coperta che si restringe sempre più. Un esempio per tutti, a Montalbano Jonico, l’Istituzione dell’indirizzo sportivo sta demolendo gli indirizzi già esistenti di Liceo Scientifico e Liceo Coreutico (questo il primo della Basilicata e l’unico sino al 2019).
Il dipartimento ritiene che senza questi elementi si finirà per far accrescere il divario tra scuole a maggiore “povertà educativa” (prevalenti al Sud) e scuole meno interessate al fenomeno (prevalenti al Nord). Così non potrà mai interrompersi il circolo vizioso dello spopolamento che fa diminuire le classi e della mancanza di scuole che favorisce lo spopolamento.
Leonardo Giordano, componente del Dipartimento nazionale “Istruzione” di Fratelli d’Italia dichiara: “Il dipartimento ha lavorato intensamente per far da pungolo e stimolo al governo regionale sui temi più scottanti che riguardano la scuola. Il fatto che il governo regionale stia attualmente lavorando su Its e Areazione meccanica forzata nelle primarie è dovuto anche a questa azione”.
Maria Anglona Adduci, DSGA facente funzioni dell’I.C. “Pierro” di Tursi aggiunge: “La nostra esperienza e competenza nel mondo scolastico ci ha permesso di formulare proposte concrete volte alla tutela dei ragazzi e del personale scolastico per una crescita in sicurezza. Le nuove generazioni devono sentirsi a “casa” per affrontare al meglio l’offerta formativa. Il nostro contributo per il bene comune”
“Sono tante le problematiche che riguardano il mondo della scuola. – continua Mariapina Cosentino – Il dimensionamento scolastico, in modo particolare, interessa i nostri piccoli centri e il loro futuro. Stiamo lavorando affinché tutti i nostri studenti possano vivere serenamente la propria esperienza scolastica”.
Conclude Valeria Carolina Celeste Gucci: “In questo periodo la scuola deve affrontare sfide importanti. Il nostro dipartimento sta lavorando incessantemente per dare risposte concrete agli studenti e alle famiglie, per fornire loro tutti gli strumenti possibili e adeguati alla loro crescita personale e professionale è l’obiettivo principale che i miei colleghi ed io ci siamo posti. I ragazzi sono il nostro futuro ma, soprattutto, sono il nostro presente.
“Una sfida costante che affrontiamo con serietà ed impegno in Basilicata è quella di contrastare e superare ‘il fenomeno’ dello spopolamento. – afferma in merito il segretario regionale di Fratelli d’Italia Piergiorgio Quarto – I dati purtroppo ancora non ci soddisfano, nonostante i tanti provvedimenti propositivi promossi dalla nostra giunta in questi ultimi anni. Ancora troppi comuni lucani hanno una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, con tutte le conseguenze che ne derivano. Il DGR n. 12 del 13.01.2023, purtroppo non gioca a favore di queste realtà e penalizza i piccoli comuni e i loro importantissimi presidi scolastici. Prendo atto dell’importanza delle problematiche evidenziate dal Dipartimento così come delle loro proposte e assicuro un attento impegno dei Parlamentari, degli Assessori e dei Consiglieri Regionali di Fratelli d’Italia per una celere e ottimale risoluzione delle stesse. – conclude Quarto – La situazione delicata del nostro territorio, talvolta già abbandonato dalla popolazione residente per ragioni lavorative, non può essere aggravata da un ulteriore impoverimento, anche in termini anche di opportunità scolastiche. Il governo nazionale e regionale ha sicuramente il dovere di creare le condizioni più adeguate affinché le giovani generazioni riescano a realizzare le loro aspettative tutelando i propri diritti”.