Dimensionamento scolastico, Ferrone (vice presidente Provincia di Potenza): è in atto la guerra tra i poveri. Di seguito la nota integrale di Carmine Ferrone, vice presidente Provincia Potenza.
Per il Piano di dimensionamento per l’anno scolastico 2025/26 è avvenuto proprio quello che avevo previsto mettendo in guardia la Giunta e il Consiglio della Regione, gli organismi scolastici, la politica tutta (maggioranza e opposizione): si è scatenata la “guerra tra poveri” per conservare una sede di dirigenza. Il caso forse più emblematico è quello dei Comuni di Avigliano, Filiano e Pietragalla ai quali si ordina di decidere entro oggi la sede della Dirigenza del nuovo Istituto Comprensivo, altrimenti a provvedere d’imperio sarà la Giunta Bardi. La linea seguita dalla Regione, dal primo momento, è quella di applicare alla lettera le norme decise in maniera autarchica e burocratica dal Ministro Valditara e i suoi funzionari. Si fanno prevalere i numeri senza tenere in alcun modo conto delle esigenze dei nostri comuni e in particolare di quelli più piccoli e delle aree interne. Il risultato è dare un ulteriore colpo all’istruzione e formazione dei nostri ragazzi con in più il fatto grave di scaricare la scelta sui sindaci come se si trattasse di una “partita di campanile”. La verità è che questa Giunta non ha mai voluto imboccare la strada indicata da tempo dal personale scolastico, dai sindacati e dai Comuni di sostenere (e non certo con una semplice lettera al Ministro) la deroga per quelle dirigenze considerate da sopprimere. Altre Regioni lo hanno fatto in passato e lo stanno facendo attraverso non solo motivazioni oggettive ma anche elementi, indicatori e numeri (così cari ai burocrati del Ministero) di carattere sociale e culturale. Per tutto questo continuo a ritenere non chiusa e persa questa battaglia prima di tutto democratica e civile e che è necessario riprendere la mobilitazione superando ogni atteggiamento di disfattismo e ineluttabilità come se le cose debbano così accadere. In gioco c’è il destino dei nostri ragazzi e delle loro famiglie che già pensano a trasferirsi altrove per assicurare una buona istruzione ai propri figli.