Dimensionamento scolastico, intervento di Vitina Claps e Angelo Summa, Consiglieri comunali del gruppo “per Avigliano2025”. Di seguito la nota integrale.
L’approvazione del Piano di dimensionamento scolastico lo scorso 5 gennaio da parte della Giunta regionale ha provocato due tipi di reazioni: quelle positive tra gli amministratori che ritengono di averla spuntata rispetto al comune confinante, e numerose lamentele di chi invece ritiene di aver subito uno “scippo” della dirigenza del proprio Istituto scolastico.
Riguardo al comune di Avigliano, che nel corso di questi anni ci ha ormai abituati ad una sorta di bollettino orario sulla qualsiasi, non possiamo non registrare un assordante silenzio su un tema così cruciale come quello scolastico.
Quindi due sono le cose: o non interessa, oppure, come recita un detto “su ciò di cui non si può parlare, si deve tacere”.
Nessuna discussione è stata mai portata in commissione, orami non più convocate da tempo se non per gli atti propedeutici ai consigli comunali.
Poteva essere lungimirante affrontare la discussione nella IV commissione insistendo su dimensionamento scolastico e bacini di utenza dei nostri studenti; ma siamo al nulla cosmico. Nessuna programmazione all’orizzonte.
Allora proviamo a vedere cosa è accaduto con le scuole del territorio di Avigliano.
L’Istituto Comprensivo “Spaventa Filippi” di Avigliano centro, almeno per quest’anno, viene confermato con i suoi 467 alunni.
Appunto per quest’anno, poiché anche il nostro Istituto, un pò come accade nel resto della regione, ha subito un calo considerevole di alunni.
In soli 6 anni si è passati dai 610 alunni del’A.S.2017/2018 ai 467 alunni di quest’anno.
Una perdita di quasi 25 alunni all’anno, con un trend per i prossimi anni che, stante alle statistiche, può solo peggiorare.
Considerato che al momento per i comuni montani è fissato il criterio dei 400 studenti per il mantenimento della dirigenza, quella dell’I.C. “Spaventa Filippi” la possiamo ritenere tutt’altro che stabile già a partire dall’anno prossimo.
Sempre sul territorio aviglianese insiste l’Istituto Comprensivo “Federico II” di Lagopesole, da anni accorpato con Filiano, e che da quest’anno è stato ulteriormente rafforzato con le frazioni di Pietragalla.
Anche qui si registra un calo, dato che si è passati dai 619 alunni di 6 anni fa ai 545 alunni di quest’anno, a cui sono stati aggiunti 96 alunni delle frazioni di San Giorgio e Cappelluccia.
Dando un’occhiata ai criteri stabiliti dalla Regione e che avrebbero dovuto regolamentare la redazione del Piano, si legge al punto a) di provvedere ad “accorpare gli Istituti Comprensivi nelle città capoluogo e nei Comuni (dove insiste più di un istituto comprensivo) che presentano un numero di alunni al di sotto del numero medio di 829”.
Secondo questa regola, stabilita dalla stessa Regione, si sarebbero dovuti accorpare sotto un unico Istituto quello di Avigliano centro e quello delle frazioni, così da stabilizzarlo per almeno i prossimi dieci anni.
Una soluzione logica e giustamente prevista nella proposta di piano redatta dagli uffici regionali. Poi qualcosa è cambiato, o qualcuno ha insistito affinché cambiasse.
Tutto ciò nel colpevole silenzio degli amministratori comunali, dove evidentemente la precaria tenuta della maggioranza interessa più delle sorti della nostra scuola.
Mi auguro che alla base di tutto ciò non vi siano ancora le vecchie diatribe tra aviglianesi del centro e quelli delle frazioni, tali da pregiudicare il futuro e la qualità formativa dei nostri figli.
La vastità del territorio di Avigliano deve rappresentare una ricchezza e non un limite.
E chi ha lavorato per tenere divise le nostre scuole dovrà darne conto davanti all’elettorato anche di Avigliano centro, il cui voto evidentemente non viene disdegnato come la scuola.