Il Personale Docente e Ata dell’Ipsar Garaguso Scalo interviene sul dimensionamento scolastico provinciale 2015/2018. Di seguito la nota integrale.
Il personale docente e non della sede associata al polo agrario di Garaguso scalo, in virtù della vicenda di questi giorni relativa al dimensionamento scolastico, ha colto l’ occasione per rilanciare l’idea originaria del polo agrario. Questo deve essere concepito come una vera rete di scambi e collaborazione tra le tre sedi e tra le diverse realtà territoriali, che serva anche per la crescita professionale dei ragazzi. Bisogna rafforzare quella sinergia tra la scuola, l’università, gli enti di ricerca e il mondo agricolo che, alla luce della “ buona scuola”, diventi fattore indispensabile per la formazione completa degli alunni. Da questo punto di vista, la distanza geografica delle tre sedi (Matera, Marconia, Garaguso Scalo)deve essere considerata un elemento di ricchezza, in quanto trattasi di realtà eterogenee, ma tutte caratterizzanti la ricchezza agro-ambientale della nostra Regione: il Metapontino con il polo (non a caso il termine) ortofrutticolo, la collina Materana e l’area Murgiana con il polo cerealicolo e vitivinicolo e l’entroterra lucano con prodotti i tipici e le sue risorse silvo-pastorali.
In attinenza alle specificità delle scuole agrarie, se riunite in un unico polo permette la interazione tra le diverse realtà, con una migliore efficienza e risparmio di risorse e energie. Si riesce subito a comprendere che solo nell’ambito del polo vi può essere un continuo scambio di risorse umane , strumenti e mezzi, ciò in virtù, anche, delle risorse sempre più limitate destinate a dette scuole.
La specificità del settore a cui questo tipo di indirizzo di studi si rivolge può essere ancor più valorizzata attraverso la realizzazione da parte degli studenti dei percorsi di istruzione e formazione professionale che pur seppure in via embrionale sono strutturati e organizzati per agevolare l’inserimento degli alunni nell’ambito del mondo lavorativo. Il polo agrario con la sua strutturazione attuale è l’unica realtà che è in grado di confrontarsi con le istituzioni pubbliche e con le realtà private che hanno il compito di supportare le eccellenze dell’agroalimentare lucano.
Moltissime sono le realtà d’Italia di cui gli Istituti ad indirizzo agrario sono stati raggruppati in unico polo rappresentando la specificità all’interno del sistema Istruzione. Il 2015 sarà l’anno in cui Gli Istituti scolastici potranno accedere ai finanziamenti PON(FSE 2014/2020) con la possibilità di progettare anche opere strutturali, come serre sperimentali o costruire nuovi laboratori accedendo al PSR /FESR .
L’obiettivo della rete degli Istituti agrari costituitasi a livello nazionale si sta battendo con le varie regioni d’Italia e con il Ministero dell’agricoltura per far riconoscere agli Istituti Agrari la qualifica di I.A.P. (Imprenditore Agricolo a titolo principale) per poter accedere ai suddetti finanziamenti, campagna che non troverà nessuna approvazione se gli unici tre istituti ad indirizzo agrario della provincia vengono aggregati ad altri Istituti con indirizzo diverso con nessun tipo di affinità tra loro.
Queste necessità derivanti da tutte le motivazioni fino ad ora menzionate è supportata anche nelle linee guida per il dimensionamento scolastico regionale, infatti prendendo spunto dalle indicazioni relative alle finalità e criteri per l’organizzazione della rete scolastica nelle quali si fa riferimento:
“Nei comuni montani o parzialmente montani, nonché nelle aree geografiche contraddistinte da specificità etniche o linguistiche, l’indice minimo di riferimento (500 alunni) può essere ridotto fino a 300 alunni per gli Istituti di Istruzione Secondaria di secondo grado che comprendono corsi o sezioni di diverso ordine e tipo. Detta riduzione è applicabile anche agli Istituti Secondari di secondo grado di istruzione artistica, professionale e tecnica con indirizzi
formativi particolarmente specializzati e a diffusione limitata nell’ambito nazionale e regionale. In tali ultimi casi all’indice minimo di alunni (500) o quello ridotto (300) può essere consentito un ulteriore margine di scostamento in riduzione del 10% esclusivamente per ragioni di carattere eccezionale, debitamente motivate e documentate, sempre nel rispetto dal D.P.R. n. 233/98.
Il senso di questo documento vuole essere quello di focalizzare l’attenzione sulle esigenze e sulle speranze di quegli studenti che sono legati al settore agroalimentare e che invece non diventino motivo di polemiche o di interessi personali di chi pensa che la causa non sia con un intento più nobile di quello che porta dentro di sé e cioè la voglia di crescita socioculturale di ragazzi che altrimenti non verrebbero che abbandonati al loro destino da soli.
Il Segretario Cittadino PSI Nicola Andrisani interviene sul dimensionamento scolastico provinciale 2015/2018. Di seguito la nota integrale.
Si plaude all’intervento espletato dal Consigliere Comunale del Partito Socialista di Matera Michele Lamacchia per l’Ordine del Giorno presentato alla Presidenza del Consiglio Comunale della Città di Matera con il quale si chiede di discutere urgentemente delle problematiche inerenti il Piano Provinciale di dimensionamento scolastico.
Si ritiene importante affrontare queste problematiche per salvaguardare le finalità istitutive delle scuole superiori lavorando nell’ottica di fornire una migliore ed innovativa formazione al passo con le esigenze attuali del territorio.
I Socialisti, da sempre sensibili alle problematiche della scuola richiamano l’attenzione delle Istituzioni preposte, in passato purtroppo abbiamo assistito a scelte che hanno mostrato molti limiti che ancora si ripercuotono anche sul numero di iscrizioni con conseguente sottodimensionamento.
Per tale ragione è indispensabile per il futuro dei nostri giovani che ci sia una evoluzione dell’offerta formativa rispondente alle esigenze del mondo lavorativo e in questa ottica si spera che l’ Ente Provincia accolga la proposta presentata dal Consigliere Lamacchia di costituire l’associazione tra l’Istituto Alberghiero e l’l’Istituto tecnico Agrario.
Considerando le sempre più pressanti esigenze che il territorio mostra dal punto di vista agroalimentare ed enogastronomico sarebbe auspicabile la creazione di un innovativo polo scolastico agroalimentare ed enogastronomico legato ad un turismo sempre più esigente e alla ricerca di eccellenze gastronomiche legate alle produzioni tipiche del comparto agricolo lucano coniugando le eccellenze agricole con quelle alimentari e gastronomiche.
Diamo un segnale concreto di Matera capitale della Cultura ma anche capitale dell’innovazione culturale e formativa.
DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO NEL MATERANO: DC-LIBERTAS, NON VORREMMO CHE L’UNICA POSSIBILITA’ DEI NOSTRI RAGAZZI SIA QUELLA DI SCRIVERE A BABBO NATALE
“Dietro le normative burocratiche del dimensionamento scolastico nel Materano si nasconde il diritto negato all’istruzione per bambini e ragazzi di piccoli comuni che non avranno le stesse opportunità di formazione dei loro coetanei di altri comuni lucani e italiani”. Lo sostiene il segretario regionale della DC-Libertas Basilicata Giuseppe Potenza che aggiunge: “non vorremmo che gli studenti di Valsinni, Colobraro, San Giorgio, Oliveto Lucano, Accettura (solo per fare alcuni esempi) non abbiano altra alternativa di quella di scrivere la tradizionale lettera a Babbo Natale per esprimere un desiderio che dovrebbe invece essere un diritto, vale a dire poter andare a scuola più vicino possibile a casa senza essere costretti a percorrere oltre 50 km attraverso strade che sono precarie. Non possiamo accettare la penalizzazione di ragazzi che “pagherebbero” la sfortuna della residenza in centri minori della Collina e Montagna Materana. E non dimentichiamo – continua il segretario DC-Libertas – che la Corte di giustizia europea ha bocciato il sistema delle supplenze utilizzato nella scuola statale italiana, in quanto “la normativa italiana sui contratti di lavoro a tempo determinato nel settore della scuola è contraria al diritto dell’Unione”. E’ dunque indispensabile individuare ogni provvedimento che superi l’interpretazione numerica degli iscritti alla base del ridimensionamento scolastico perchè i giovanissimi non sono numeri ma soggetti che hanno bisogno dell’istruzione per reggere la competizione nella società senza che possano prevalere ragionamenti ragionieristici dettati dalla frenesia di risparmiare, guardo caso proprio sulla formazione educativa dei ragazzi. E poiché il Governatore non è Babbo Natale confidiamo nel suo impegno a risolvere questa situazione”.