“Ci tocca segnalare, purtroppo, quanto il clima nel Comune di Salandra sia peggiorato, fino a portare il dipendente comunale Giovanni Pace ad aggredire il consigliere comunale Nicola Saponara nei pressi di un campo di calcetto in Contrada Montagnola a Salandra lo scorso 24 ottobre”.
E’ quanto dichiara il consigliere Giuseppe Soranno: “Una vicenda come questa è frutto, in primo luogo, della “caccia alle streghe” avviata dal sindaco, con il rischio che il ricorso alla violenza possa estendersi ed amplificarsi ad altre situazioni. La litania che lo porta a incolpare gli altri per i propri fallimenti non fa altro che amplificare questa situazione di disagio di un’intera comunità, partendo dal fatto che lo stesso sindaco non ha condannato il gesto nonostante fosse lì presente.Ho sporto denuncia riguarda l’accaduto anche per evitare che eventi di questo genere si ripetano, nonostante lo stato di tensione che vive la comunità di Salandra. Basti pensare, per fornire un altro esempio, alla vicenda della scuola Istituto Serafino e ai problemi legati all’apertura della struttura, con il primo cittadino che ha denunciato la preside dell’istituto, ritirando poi la denuncia per inconcludenza dei fatti, ha accusato di incompetenza gli ispettori dell’Asl e minacciato il cittadino, reo di avere sollecitato l’intervento degli ispettori, nel corso di un comizio che, come abitudine usuale, diventa un monologo incentrato sul vittimismo personale”.
Nell’apprendere la notizia, i consiglieri di minoranza del Partito Democratico, nell’esprimere solidarietà al collega Saponara, chiedono le dimissioni del sindaco Tubito: “Il primo cittadino dovrebbe dimettersi – dicono in una nota congiunta – con effetto immediato non solo in ragione di un evento assolutamente deprecabile e da condannare fermamente ma soprattutto per il fallimento politico che sta impoverendo una comunità intera e che lascia presagire un’esplosione di arroganza del potere che reprimerà le energie migliori di Salandra. Le vicende dei giorni scorsi hanno mostrato il livello di nervosismo di un’amministrazione fallimentare, senza una maggioranza, debole a tal punto che si chiede alla minoranza di sostenerla. Una società sana dovrebbe riuscire ad inglobare al suo interno, e a neutralizzare, i gesti di violenza anti-sociali ma per fare questo è necessario che siano forniti esempi virtuosi da chi dovrebbe rappresentare un modello positivo. Al contrario, quando si semina odio e intolleranza verso gli altrisi rischia di arrivare a quei fenomeni di emulazione violenti di cui, purtroppo, sentiamo sempre più spesso parlare nella cronaca nazionale”.