Il Sindaco di Potenza, Mario Guarente è stato nominato relatore per il Comitato europeo delle Regioni del parere sulla Direttiva ‘Resilienza dei soggetti critici’, che sostituirà la vecchia direttiva sulle ‘Infrastrutture critiche’ del 2008. Per condividere alcuni specifici contenuti della direttiva e avere uno scambio di opinioni sugli indirizzi per la redazione del parere, è stata avviata l’attività di confronto con i membri del Comitato che fanno parte della Commissione NAT (Risorse naturali). Opinioni sulla direttiva sono state, inoltre, condivise dal Sindaco con il parlamentare europeo Michal Simecka, incaricato di preparare il documento per l’approvazione per il Parlamento Europeo, con il parlamentare europeo Lukas Mandl, che collabora alla stesura del parere per il Parlamento, con i funzionari della DG Home della Commissione Europea, direzione che ha redatto la direttiva, e i rappresentanti dell’Ufficio Europeo delle Nazioni Unite per la Riduzione del Rischio da Disastri, UNDRR. Guarente per la stesura del parere si avvale come esperto del docente dell’Università di Basilicata, il professor Angelo Masi. In quella che è stata la settima riunione della Commissione NAT, il relatore ha spiegato come “la proposta di Direttiva approvata dalla Commissione Europea nel dicembre 2020, introduce tre importanti elementi di novità:
1. Il primo risiede nel rivedere radicalmente le modalità di applicazione: l’attenzione viene spostata dagli “oggetti critici”, ossia le infrastrutture critiche stesse, agli operatori che le gestiscono, definiti “soggetti critici”.
2. Inoltre, viste l’importanza e il potenziale ruolo strategico di numerose e diverse tipologie di infrastrutture critiche, la proposta prevede che, all’obiettivo primario di proteggerle dai pericoli naturali e antropici ai quali sono esposte, si affianchi l’obiettivo più generale di garantirne adeguate caratteristiche di resilienza.
3. Infine, per quanto riguarda l’ambito di applicazione, ai due settori già considerati nella Direttiva 2008, ossia energia e trasporti, la proposta prevede l’aggiunta di altri otto settori: banche, infrastrutture dei mercati finanziari, sanità, acqua potabile, acque reflue, infrastrutture digitali, pubblica amministrazione e spazio.
La presenza di infrastrutture su un determinato territorio, in particolare se infrastrutture critiche, rappresenta sia una condizione di opportunità per la generazione di processi di sviluppo locale, sia una condizione di rischio, in caso di eventi calamitosi, con impatti anche potenzialmente gravi sulle popolazioni, sull’ambiente e sull’economia.
In tal senso, seppure la gran parte della legislazione in questo campo sia definita a livello UE o nazionale, gli enti locali e regionali hanno compiti e responsabilità primari per la protezione del proprio territorio, pertanto debbono avere un ruolo specifico e rilevante nel contribuire alla resilienza delle infrastrutture critiche che insistono sul proprio territorio, mettendo a disposizione il proprio bagaglio di conoscenza e di esperienza”.
Per discutere di questo ruolo, nonché per fornire un contributo di carattere generale alla definizione della nuova Direttiva, il sindaco Guarente ha sollecitato un dibattito sui seguenti temi specifici.
Anzitutto se il CoR condivida l’ampliamento dei settori e il coinvolgimento diretto degli operatori, con l’obiettivo di garantire adeguate caratteristiche di resilienza agli operatori stessi e non solo alle infrastrutture.
Inoltre, ci si è interrogati su quale possa essere il ruolo specifico delle amministrazioni regionali e locali e su come possano essere assicurati il coordinamento e la collaborazione fra i diversi livelli di governance e fra le differenti amministrazioni locali territorialmente interessate.
Ancora, riconoscendo il ruolo importante che riveste la comunicazione, si è posta attenzione sulla gestione dell’informazione sui rischi da catastrofi dei ‘soggetti critici’ presenti su un determinato territorio, sia nei confronti delle amministrazioni locali sia nei confronti della popolazione.
Mario Gurente ha anche proposto di valutare un ulteriore ampliamento dei settori di interesse della direttiva, anche alla luce della drammatica esperienza di questi mesi, verso il settore delle catene di distribuzione, in particolare per quanto riguarda i generi di prima necessità come quelli alimentari e legati alle produzioni agricole.
Il Parere sarà presentato per l’approvazione nella riunione della Commissione NAT del 20 maggio e nella successiva riunione plenaria del Comitato europeo delle Regioni del 29 giugno. Nei prossimi giorni proseguiranno le audizioni di alcuni stakeholders europei e nazionali.
Mar 24