Il Presidente “Riccio” non lo voglio, no! Bardi, Figaro, e la democrazia della sfogliatella. Dalle 23.59 del 22 gennaio torno a nutrire il mio Satyagraha attraverso il digiuno. Di seguito la nota integrale inviata da Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani e Iscritto all’ODG Basilicata.
Nella celeberrima scena finale del Don Giovanni di Mozart, il protagonista viene invitato al pentimento da quel Commendatore che lui aveva assassinato: “Pentiti scellerato!”.
Non so chi debba pentirsi per quanto è avvenuto o forse sarebbe meglio dire non è avvenuto in Consiglio regionale, ma temo che la lista sia piuttosto lunga.
Dalle ore 23.59 del 22 gennaio, ho deciso di tornare a nutrire il mio Satyagraha attraverso il digiuno (assunzione di sola acqua).
Condivido con voi il bollettino medico n. 1, rilasciato ieri dal mio Medico di Medicina Generale, Rosalia Lobresco, che ringrazio, ma di cui, ahimè, non posso in alcun modo seguire i preziosi suggerimenti.
Ho da nutrire qualcosa che conta quanto la vita stessa. E non è detto che questo digiuno si concluda dopo il prossimo Consiglio. E non è detto che questo digiuno non diventi sciopero della sete.
Molto dipenderà dai contenuti che emergeranno nel prossimo Consiglio regionale (se e quando si terrà). Quelle che pongo sono questioni politiche a tutto tondo, politiche di quella Politica con la P maiuscola. Di quella politica che, siatene certi, incide sulla vostra quotidianità, in questo mondo dove abbiamo globalizzato solo poteri finanziari ed economici, ma non democrazia, Stato di diritto democratico e diritti umani. Sorrido se penso che questa politica, che ha perso quasi totalmente ogni dignità, pensa di poter governare per davvero qualcosa. Sono dei meri esecutori materiali di una nuova, pericolosa ed estremamente antidemocratica forma di capitalismo, di cui Musk è solo la faccia più nota e forse meno simpatica. A lor signori, ad iniziare dal Consiglio regionale lucano, dico semplicemente: rispettate i cittadini, rispettate le Istituzioni che siate stati chiamati rappresentare. Una volta di più ringrazio Piero Marrese, Angelo Chiorazzo e Roberto Cifarelli, ai quali dico di farsi forti e nutrirsi dei contenuti che vado proponendo. Possiamo fare della piccola Basilicata un “laboratorio” politico, in cui iniziamo a riflettere sull’anti-stato di diritto, l’anti-democrazia, le poderose e letali spallate inferte alla rappresentanza democratica. Siamo stati capitale Europea della Cultura? Dimostriamolo. Cultura è anche cultura dei diritti umani. A proposito, dr. Cosentino, tra i diritti umani c’è anche quel diritto alla conoscenza che dà forza, sostanza e contenuto alla parola democrazia. Chiederò al nostro comune Figaro dov’era Bardi, martedì sera. Di certo lo si è visto comparire in Consiglio per salutare i convenuti, prima che il Consiglio stesso, dopo quasi 8 ore d’attesa, venisse annullato per mancanza del numero legale e di sfogliatelle di Pintauro. Ecco, il Consiglio discuta e voti la mozione su “Democrazia, nonviolenza e diritti umani” che ho proposto a Piero Marrese, che l’ha prontamente raccolta. Al mio amico e compagno Marcello Pittella ricordo, invece, quanto ha affermato, ne son certo con convinzione, sull’importanza dei temi posti. La Politica non è fatta solo di “fibrillazioni”, ma anche di slanci ideali in grado di cambiare in meglio questo piccolo mondo. Io sono al vostro servizio, al servizio di questa politica. “Mentre la verità si allaccia ai calzari – diceva il buon Gaetano Salvemini – la bugia fa dieci volte il giro del mondo”. La verità è che stiamo morendo seppelliti da bugie, ipocrisia, impotenza, falsità, politicamente corretto e un asfissiante conformismo. Sta morendo il pensiero e con esso la democrazia, che è sempre più democrazia reale, democrazia senza democrazia.