Le consigliere comunali Cinzia Scarciolla e Milena Tosti in una nota denuncia i disagi delle famiglie materane a seguito dell’interruzione del servizio di mensa scolastica a Matera. Di seguita la nota integrale.
Dopo le scuole chiuse con caldaie fuori uso, evidentemente per mancata programmata manutenzione, anche i lavori delle commissioni consiliari riprendono, dopo la pausa natalizia, con il malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento nell’unica sala principale del Comune di Matera, a disposizione delle commissioni ma anche dei matrimoni civili, conferenze stampa, presentazioni, riunioni e simili. Problemi di ordinaria amministrazione che, tuttavia, si protraggono, da mesi senza alcuna informazione su cause, tempi e modalità per il ripristino degli stessi.
Questione, quest’ultima di poco conto se pensiamo alla “doccia fredda” della sospensione del servizio mensa scolastica. Ancor più sconcertante leggere un anonimo comunicato del “comune di Matera” (qui Sindaco e assessori non ci mettono la faccia?) in cui si auspicano “deroghe” alla normativa vigente (abitudine molto discutibile già riscontrata in altre occasioni), anticipazioni del nuovo gestore, speranze di risoluzione senza alcuna indicazione di tempi certi. Sconcertante è anche la completa attribuzione di responsabilità al vecchio gestore (la colpa è sempre degli altri) senza alcuna valutazione delle proprie responsabilità, come se fare un bando assolvesse a tutti i doveri di una buona amministrazione. Va ricordato che il bando mensa di cui oggi parliamo è identico al precedente, i cui contenuti risalgono al 2017 senza che questa amministrazione abbia apportato alcuna miglioria o una propria visione. Come se non bastasse non si è stati in grado di gestire neanche il periodo transitorio, tra il gestore uscente e il subentrante. Pur non avendo tutte le informazioni che ci possono consentire di esprimere una valutazione più puntuale, possiamo certamente affermare che se i demeriti fossero di altri, sicuramente non emergono i meriti dell’amministrazione comunale nell’evitare i disagi a alunni e famiglie.
A tal proposito ci chiediamo se è stata data copertura finanziaria del periodo transitorio attraverso l’assegnazione del CIG per garantire questa spesa fino al subentro del nuovo gestore e consentire al gestore uscente di fornire il servizio. Qualora fossimo di fronte ad una simile mancanza, sarebbe l’ennesima prova evidente della inadeguatezza di questi amministrazione, tutta selfie, nastri, targhe e propaganda.