Disavanzo di 9,5 milioni di euro per servizio raccolta differenziata a Matera, Angelino (Udc): “Sindaco Bennardi distratto dagli ascolti del concerto di Capodanno 2023 con Gigi D’Alessio ma i materani hanno il diritto di conoscere le cause e come l’Amministrazione Bennardi intende far fronte”. Di seguito la nota integrale.
Mentre il sindaco Bennardi si esalta per gli ascolti televisivi di Capodanno 2023 a Matera con il concerto di Gigi D’Alessio dimenticando o facendo finta di farlo che i due eventi di Capodanno prodotti dalla Rai a Matera sono stati superiori di un paio di milioni ci sembra doveroso tornare sull’argomento che riguarda il disavanzo della raccolta differenziata pari a circa 9 milioni e mezzo di euro. Sbaglia il Sindaco a 5 stelle Bennardi se pensa che i nostri comunicati siano destinati a finire semplicemente in qualche cestino (materiale o virtuale) del Comune di Matera: abbiamo invece intenzione di tornare sull’argomento con puntualità, testardaggine e senza stancarci. Dunque ricapitoliamo. Come abbiamo minuziosamente riferito nel nostro comunicato del 29 dicembre scorso, il Comune di Matera deve (e lo ha già fatto in parte) ben 9 milioni e mezzo di euro all’azienda che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti per servizi resi nel corso del 2020, 2021 e 2022 e non rientranti nelle previsioni contrattuali. Finora non è dato sapere a che titolo e perché si sia verificato questo abnorme aumento, considerato che la somma annua necessaria al funzionamento dell’intero sistema ammonta a circa 12 milioni di euro. In pratica si sarebbe verificato un aumento di oltre il 25% annuo rispetto al contratto. Chi pagherà questo conto salatissimo? Si prospetta un ulteriore aumento della Tassa Rifiuti a carico dei cittadini materani? Oppure il sindaco trasparente a 5 stelle utilizzerà somme reperite nel bilancio comunale? Vale la pena ricordare che anche in questo caso le risorse economiche del bilancio comunale non sono di proprietà del sindaco Bennardi e dei simpatici mattacchioni dei suoi consiglieri a 5 stelle che, come recita il vecchio adagio, “predicano bene ma razzolano male”, anzi malissimo. Infatti, non solo sono incapaci a gestire la pubblica amministrazione come dimostra la recente incresciosa vicenda che ha portato alla chiusura della scuola di piazza degli Olmi, ma vengono meno puntualmente al sacrosanto dovere di fornire informazioni puntuali ai cittadini sull’andamento della vita amministrativa. Dove è finita la tanto sbandierata trasparenza?