Discussione generale DL disposizioni urgenti Milano-Cortina 2026, intervento senatore Rosa (Fratelli d’Italia). Di seguito la nota integrale.
Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, signori del Governo.
Obbiettivo di questo provvedimento è accelerare la realizzazione delle opere indispensabili per la riuscita delle Olimpiadi Milano – Cortina 2026.
È opportuno ricordare le premesse su cui poggia questo provvedimento e che ritroviamo nel decreto-legge 11 marzo 2020, n. 16, con il quale venivano introdotte disposizioni urgenti, sottolineo urgenti già nel 2020, per l’organizzazione e lo svolgimento dei Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano Cortina 2026.
Si identificava la Società “Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.A.”, partecipata dai Ministeri dell’economia e delle finanze, delle infrastrutture e dei trasporti, dalla Regione Lombardia e dalla Regione Veneto, dalle Province autonome di Trento e di Bolzano, quale soggetto che doveva occuparsidella progettazione nonché della realizzazione, in quanto centrale di committenza e stazione appaltante, del piano complessivo delle opere olimpiche.
Il 7 dicembre 2020, il Ministro delle Infrastrutture, di concerto con quello delle Finanze individuava le opere infrastrutturali, comprese quelle per l’accessibilità, da realizzare.
In data 26 settembre 2022, l’allora Presidente del Consiglio Draghi approvava il Piano degli interventi.
Il complesso degli interventi quota circa 3 miliardi di euro per circa 110 interventi infrastrutturali.
Era necessario dare queste informazioni, seppur sommarie, perché, in questo modo, emerge con chiarezza che le opere da realizzare, tranne qualche davvero lieve modifica, sono state individuate ed approvate dagli scorsi Governi.
In altre parole, la programmazione degli interventi è stata decisa anche con l’appoggio di chi oggi critica il provvedimento in discussione.
Provvedimento che, nei fatti, non fa altro cheimprimere un’accelerazione alla realizzazione delle opere, prevedendo il passaggio, dalla Società “Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.A.”, ad ANAS S.p.a. del ruolo di soggetto attuatore di alcune opere di impiantistica sportiva ed infrastrutturali, stradali e ferroviarie e il subentro nei relativi rapporti giuridici attivi e passivi alla medesima Società.
Il tutto nell’ambito degli accordi quadro di ANAS, che consentono di procedere in tempi rapidi e senza l’espletamento di ulteriori procedure di evidenza pubblica.
Non solo, questo decreto legge trasferisce competenze anche a Ferrovie Nord e RFI, per le opere infrastrutturali che ricadono nella loro sfera.
Questa scelta è stata salutata da tutte le Istituzioni coinvolte positivamente, poiché consente un’accelerazione effettiva alla realizzazione delle opere necessarie per lo svolgimento delle Olimpiadi.
Mi permetto di richiamare un esempio per tutti, il caso portato dal Sindaco di Lecco, sentito in audizione in VIII Commissione, il quale ha sottolineato che, grazie al passaggio di competenze ad ANAS, verrà inaugurato a breve il tratto della strada Milano – Bormio verso Lecco, che consiste in un ponte che attraversa l’Adda.
Anche la revisione della governance della Società, contenuta nel provvedimento oggi in discussione, è finalizzata alla necessità di assicurare una gestione più efficiente che si raccordi meglio con il passaggio di competenze ad ANAS.
Così come è tesa ad assicurare la realizzazione nei tempi previstila nomina dell’amministratore delegato pro tempore di ANAS S.p.a., quale commissario straordinario per la realizzazione dell’intervento relativo alla SS 36 – Messa in sicurezza della tratta Giussano-Civate, disposta con l’articolo 3.
Nonostante si tratti di norme di buon senso, l’opposizione critica strumentalmente questo Decreto Legge. Così come all’epoca, lo stesso Movimento 5 stelle criticava la scelta stessa di appoggiare la candidatura di Milano e Cortina alla Olimpiadi.
Al di là del prestigio per il nostro Paese di ospitare le Olimpiadi invernali, la lettura di qualche dato riguardante l’importanza strategica di questo evento può aiutarci a riflessioni più accurate.
Le ricadute economiche delle Olimpiadi del 2026 sui territori sono valutate, da tre differenti studi condotti dall’università Sapienza di Roma, dalla Bocconi di Milano e dalla Ca’ Foscari di Venezia, in circa quattro miliardi e mezzo di euro, questo al netto degli investimenti per la realizzazione del grande evento.
Secondo lo studio realizzato dall’Università Ca’Foscari di Venezia, i posti di lavoro generati dall’evento sarebbero 13.800 per le sole regioni Veneto e Trentino e senza contare la Lombardia.
Eppure, come dicevo, c’è chi fa ostruzionismo. È ovviamente un ostruzionismo di facciata, ideologico e senza senso. Il tipico ostruzionismo che si fa perché va fatto, perché non farlo significherebbe ammettere che questo Governo sta facendo bene. Come accaduto, ad esempio, anche per le opere relative agli eventi legati al G7, stiamo parlando di un’opposizione ad un provvedimento che è priva di fondamento. Un no che non sarà il primo e neanche l’ultimo.
Vorrei ricordare a questa Assise ed ai cittadini che era il10 gennaio 2019 quando il Consiglio dei Ministri ha garantito il sostegno del Governo alla candidatura Milano-Cortina. Il Presidente era Giuseppe Conte.
Il 24 giugno 2019, a Losanna, il CIO ha designato vincente la candidatura Milano-Cortina e, durante la presentazione finale, Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio, confermava il pieno sostegno al progetto olimpico.
Oggi, però, assistiamo all’ennesimo teatrino dei ‘no’! Le opere non vanno bene. L’impatto ambientale non è stato valutato. Costa troppo.
Quelli che, oggi, criticano questo provvedimento, che non modifica assolutamenteil progetto originario ma che cerca di accelerare la realizzazione delle opere, ieri hanno votato i provvedimenti che ne gettavano le basi.
Non è davvero possibile credere che, solo oggi, vi ricordiate dell’impatto ambientale,facendo finta di non sapere che, prima della realizzazione, ogni opera deve essere sottoposta a tutte le valutazioni e autorizzazioni ambientali previste dalla legge.
Solo per essere chiari nei confronti dei cittadini, la tanto criticata pista di bob di Cortina, per l’opposizione inutile e dannosa per l’ambiente, sarà la prima infrastruttura sportiva al mondo ad ottenere la certificazione ‘Envision’ che è la certificazione di qualità delle infrastrutture più completa che, ad oggi, è possibile ottenere.
Basti pensare che la certificazione ‘Envision’ analizza l’opera sotto il profilo dell’efficacia dell’investimento, del rispetto dell’ecosistema, del rischio climatico e ambientale, della durabilità, della leadership e del miglioramento della qualità della vita.
In particolare, il protocollo innovativo valuta le best practices che un progetto infrastrutturale dovrebbe mettere in atto nell’approcciarsi all’ambiente e al mondo naturale, sia sotto il profilo dell’impatto paesaggistico che dell’impatto sulla biodiversità che sugli equilibri idrici esistenti.
La famigerata pista di bob, che sarà in parte bonificata, in parte recuperata e migliorata costituirà un fiore all’occhiello per Cortina.
E se ancora si insiste sul fatto che sarà il Comune a dover sostenere le spese di gestione della pista, è evidente che le audizioni in Commissione non servono a nulla perché, su esplicita domanda, la Vice Presidente della Regione Veneto ha già chiarito che la gestione sarà a carico anche delle Province di Trento e Bolzano, delle Federazioni sportive e della Regione Veneto.
È evidente, a questo punto, perchè i partiti del ‘no a prescindere’ non possono trovare spazio in un’Italia che ambisce a incrementare le sue potenzialità e a creare sviluppo e lavoro.
Ed è altrettanto evidente perché risultano infondate tutte le eccezioni contro questo provvedimento, che sono dettate, così come ho più volte ribadito, dal sol fatto di essere opposizione e nel solo tentativo di esercitare un qualche ruolo.
In definitiva, con questo provvedimento, il Governo Meloni punta a chiudere il dossier olimpiadi in tempo affinchè tutto il mondo possa ammirare quanto l’Italia ha da offrire in termini di sport invernali e non solo.