Di seguito la nota inviata dal vice presidente del Consiglio Regionale, Angelo Chiorazzo, in merito alla richiesta di iscrizione all’ordine del giorno della seduta consiliare odierna della discussione sull’Ospedale Unico per Acuti di Lagonegro.
“D’intesa coi consiglieri Vizziello, Araneo, Verri e Bochicchio abbiamo presentato al Presidente del Consiglio regionale un ordine del giorno per sollecitare una discussione sull’ Ospedale di Lagonegro, divenuta oramai impellente considerato che anche gli incontri delle scorse settimane, a cui hanno preso parte l’assessore regionale alla salute, rappresentanti istituzionali regionali insieme ai sindaci del lagonegrese ed alle comunità locali, sul tema della realizzazione del nuovo Ospedale per Acuti di Lagonegro e sul depotenziamento dei servizi sanitari erogati dalla struttura ospedaliera stanno generando sconcerto e preoccupazione nelle popolazioni locali.
È quanto ha dichiarato in una nota indirizzata alla stampa il Vice Presidente del Consiglio Regionale, Angelo Chiorazzo che ha sottolineato come le comunicazioni rese negli ultimi incontri dai rappresentanti della giunta e del consiglio regionale, oltre che dell’azienda ospedaliera, sulle questioni più cocenti che interessano l’Ospedale di Lagonegro hanno fatto emergere diversità di vedute e di strategie per il rilancio del nosocomio. Oggi c’è bisogno di maggiore chiarezza da parte della regione innanzitutto verso i cittadini dell’area sud della Basilicata in attesa perenne che gli impegni sulla realizzazione di una struttura ospedaliera moderna e sul potenziamento dei servizi sanitari erogati si trasformino in realtà. Nel mentre invece assistiamo, come denunciato dalle comunità locali per il tramite dei sindaci e delle forze sociali impegnate nella difesa della salute, tra cui il Tribunale dei Diritti del Malato, alla soppressione della guardia cardiologica notturna, alla mancanza di elisoccorso notturno, alle carenze di personale in diversi reparti, a partire da quelli di pneumologia ed urologia, ed a tante altre carenze organizzative”.
Aspettiamo ancora – ha concluso Chiorazzo – che il governo regionale presenti al consiglio regionale e alla comunità lucana il Piano Sanitario Regionale. Non è possibile affrontare le problematiche che riguardano in generale il sistema sanitario regionale, interessato da una profonda crisi strutturale che determina criticità sui tempi e sulle liste di attesa, sulla carenza di personale sanitario nelle aziende ospedaliere, sulla compressione dei servizi e delle prestazioni sanitarie, sui ritardi accumulati nella realizzazione di infrastrutture sanitarie moderne e innovative capaci di soddisfare i bisogni di cura dei lucani, sempre più costretti a curarsi fuori regione, senza una pianificazione ed una visione di media e lunga durata.