“E’ vitale affrontare l’emergenza sanitaria ma di pari passo vanno approfondite le questioni sulle quali ci giocheremo il futuro economico e sociale della nostra Regione. Pertanto, prendiamo atto del recupero al ‘Novantesimo’ della Giunta regionale e del Consiglio sul Recovery Fund che rischiava di essere ridotto da opportunità straordinaria a ‘bega’ interna alla maggioranza di centrodestra regionale. E’ stata una occasione per riparare a un errore e lo si deve solo alla minoranza”. Lo dichiarano il vicepresidente del Consiglio regionale, Mario Polese e il capogruppo di Iv, Luca Braia che spiegano: “Oggi in Consiglio regionale siamo riusciti a far anticipare al secondo punto dell’Ordine del giorno, il fondamentale tema del Recovery Fund sul quale purtroppo stavano emergendo una superficialità e una non curanza non da poco. Il punto sul Recovery Fund – questione sulla quale come consigliere regionale di minoranza insieme ai 4 colleghi Braia, Pittella, Cifarelli e Trerotola l’estate scorsa avevamo chiesto la convocazione di un Consiglio regionale straordinario – era stato marginalizzato alla fine della seduta consiliare e cioè dietro decine di questioni oggettivamente meno importanti”. “Tanto più – proseguono Polese e Braia – che secondo quando riportato dalla stampa locale la Regione Basilicata il 6 novembre scorso ha inviato alla Conferenza delle Regioni un elenco di azioni da candidare al Piano nazionale di ripresa e resilienza per quasi 13 miliardi di euro. Proposte che sarebbero state stilate da un Gruppo di lavoro composto dal presidente della Giunta Bardi, dagli assessori Rosa e Merra, da alcuni dirigenti regionali e addirittura da esperti esterni”. E ancora sottolineano i due esponenti di Italia Viva, “paradossalmente dopo tre mesi e mezzo non solo il Consiglio straordinario non era stato convocato, ma il Governo regionale in piena solitudine preparava un piano senza tener conto del Consiglio regionale oltre che evidentemente delle parti sociali e del mondo delle associazioni”. “Avevamo accettato di discutere del Recovery Fund dopo l’estate per non sovrapporre questioni su questioni in una fase così delicata. Ma evidentemente non c’è buona fede da parte di tutti. C’è da registrare però che oggi in aula abbiamo ottenuto almeno di sapere ufficialmente che esiste già una bozza redatta. Ora è evidente che una questione così complessa come il Recovery Fund non può essere completata solo attraverso un dibattito consiliare. Sono tante le incognite e pertanto ci riserviamo di studiare le carte e di tornare in Consiglio per affrontare bene la questione nella sua complessità. Con il buon utilizzo del Recovery Fund, e cioè di fondi pari a numerosi miliardi di euro, ci giochiamo il futuro della nostra Basilicata”, concludono Polese e Braia.