La proposta, d’iniziativa dei consiglieri Sileo e Aliandro (Lega), si prefigge l’obiettivo di migliorare e garantire la continuità assistenziale a livello territoriale. Istituita la figura dell’infermiere di famiglia e di comunità
La proposta di legge “Disposizioni in materia di assistenza sanitaria”, d’iniziativa dei consiglieri Sileo e Aliandro (Lega), sottoscritta anche dai consiglieri Braia (Iv), Carlucci (M5s), Bellettieri e Acito (FI), Trerotola (Pl) e Coviello (FdI), è stata approvata all’unanimitàdal Consiglio regionale della Basilicata.
La legge si prefigge l’obiettivo di migliorare e garantire la continuità assistenziale a livello territoriale, nell’interesse primario della salvaguardia del diritto, costituzionalmente garantito, di salute del cittadino, con l’impegno di assicurare il supporto nei confronti di tutti coloro i quali versano in condizioni di fragilità, non autosufficienza e difficoltà economica. Allo stesso tempo si persegue l’obiettivo del contenimento della spesa nella Pubblica Amministrazione, in particolare di quella sanitaria.
“La ‘regionalizzazione’ del Servizio Sanitario – si legge nella relazione – comporta la ‘razionalizzazione’ dello stesso attraverso la riduzione dei posti letto e degenze brevi, pertanto è necessario potenziare i servizi territoriali e l’assistenza domiciliare, al fine di far fronte ai problemi di salute legati all’invecchiamento della popolazione e alla diffusione di cronicità e al dilagare della pandemia dovuta al contagio da Covid-19. Uno strumento molto utile, introdotto dai protocolli dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.), riguarda l’istituzione degli ‘Infermieri di famiglia e di comunità’ e di ambulatori da essi condotti, entrambi strumenti che possono essere ritenuti fondamentali per il futuro dell’assistenza sul territorio, migliorando l’appropriatezza delle prestazioni e abbattendo i costi”.
Prevista l’istituzione degli Ambulatori territoriali assistenziali ‘H12’ (su cinque giorni la settimana) e ’H24’ (su sette giorni la settimana). Questi sono costituiti da un gruppo di professionisti composto da medici e da infermieri di famiglia/comunità che operano in forma associata. All’interno degli ambulatori territoriali assistenziali sono presenti gli ambulatori infermieristici territoriali che, tra le attività, assicurano cura domiciliare, dimissioni protette, trattamento dell’utente cronico e dell’utente acutoe gestione del sistema informativo condiviso ospedale/territorio. Le farmacie operanti nei distretti territoriali della regione Basilicata svolgono servizi cognitivi (monitoraggio aderenza alla terapia farmacologica; riconciliazione della terapia farmacologica); servizi di fronte-office (Fascicolo sanitario elettronico) e servizi relativi alle prestazioni analitiche di prima istanza (telemedicina; partecipazione alle campagne di screening).
L’infermiere di famiglia è un infermiere che si occupa di assistenza in collaborazione con il medico di famiglia e favorisce, attraverso la formazione e l’addestramento, l’autonomia dei pazienti e dei loro familiari durante il percorso della malattia, riducendo la richiesta di prestazioni sanitarie per manovre autogestibili e l’incidenza di complicanze legate a manovre non corrette. Il rapporto di lavoro dell’infermiere di famiglia/di comunità con il Servizio sanitario regionale è disciplinato da contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.
Le cure infermieristiche presso l’Ambulatorio territoriale sono soggette a pagamento del ticket sanitario mentre quelle domiciliari, favorendo un minor ricorso al ricovero ospedaliero, sono gratuite e non soggette a ticket indipendentemente dal reddito del soggetto che ne fruisca.Previsto l’utilizzo della telemedicina e del teleconsulto a supporto sia dell’infermiere di famiglia, che degli ambulatori infermieristici.
Previsto che le Aziende sanitarie locali di Potenza e Matera, l’Aor “San Carlo” e l’IrccsCrob provvedano alla proroga contrattuale dei rapporti di lavoro degli operatori sanitari assunti con contratto a tempo determinato per far fronte allo stato di emergenza sanitaria da Covid-19 fino ad un massimo complessivo di 36 mesi di servizio. Tale disposizione si estende al personale del servizio sanitario regionale sia dell’area dirigenziale che dell’area comparto.Stabilito, inoltre, che gli operatori sanitari e gli operatori tecnici specializzati autista di ambulanza (assunti con contratto a tempo determinato per far fronte allo stato di emergenza sanitaria da Covid-19) che partecipano ai concorsi unici regionali, sono esentati dallo svolgimento di eventuali prove preselettive previste dai bandi di concorso e accedono, di diritto, alle successive fasi concorsuali.
Sono intervenuti nel dibattito oltre ai proponentiSileoe Aliandro(Lega), i consiglieri Braia (Iv), Acito (Fi),Cifarelli (Pd),Leggieri e Perrino (M5s), Zullino (Lega), l’assessore alle Politiche della Persona Leone e il presidente della Regione Bardi.
Nov 09