Distefano (PD Basilicata): “Un nuovo patto sociale in grado di favorire la crescita, il lavoro, lo sviluppo”. Di seguito la nota inviata da Donato Distefano, componente della segreteria regionale PD.
La legislatura che sta per iniziare in Basilicata, la XII dopo il voto del 21/22 Aprile, richiama tutti gli eletti ed in particolare la coalizione di maggioranza a precise responsabilità di governo.
Le questioni aperte sono tante, a partire da quelle di natura sociale e demografica, le aree interne e montane, il dissesto idrogeologico, le criticità del comparto sanitario, quello dei trasporti e della mobilità, le questioni connesse alle attività estrattive ed energetiche, i siti e le aree inquinati da bonificare, il capitale natura da tutelare e preservare, l’atavico problema del lavoro e il rilancio dei settori produttivi, primi fra tutti quelli industriale e agricolo, senza trascurare i settori dell’artigianato, del commercio, del turismo e dei servizi.
Tutti dossier che rivendicano un’azione politica e amministrativa di alto profilo e di grande lungimiranza destinate ad affrontare e cercare di risolvere ataviche criticità e fornire risposte ai nuovi bisogni dei lucani.
Siamo di fronte a problematiche di assoluta rilevanza dalle quali dipendono le prospettive e il futuro della Comunità Regionale, in particolare di quella più giovani, alla quale va garantita la possibilità di restare, o di ritornare o meglio di poter scegliere di vivere in Basilicata.
È necessario che l’agenda per la Basilicata tenga conto di alcune oggettive priorità.
– Quella più impattante a cui riservare grande impegno e massima attenzione riguarda le politiche, i programmi e i servizi in materia sanitaria e socio-assistenziali da garantire alla persona e alle famiglie.
– La criticità sul versante dei servizi di mobilità e dei trasporti che deve coniugare componenti apparentemente opposti quali capillarità, efficienza e sostenibilità.
– Le opere legate alla risorsa idrica. È indispensabile redigere un imponente piano di interventi finalizzato ad efficientare in primo luogo le strutture di accumulo e le reti di distribuzione a cui aggiungere un piano per le reti fognarie e la contestuale messa a regime degli impianti di depurazione.
– Il piano regionale dei rifiuti, con soluzioni che guardano ai processi di smaltimento, riciclo e riuso di ultima generazione che richiamano soluzioni circolari e sostenibili.
– La cantierizzazione degli interventi per il dissesto idrogeologico, la tutela del territorio e la manutenzione sistemiche del reticolo idrografico e fluviale principale con i contratti di fiume e di paesaggio.
– Inoltre non possiamo sottacere la situazione di straordinarietà in cui versano i nostri territori in relazione alla presenza della fauna selvatica, oramai fuori controllo, sempre più diffusa e aggressiva e che mette a repentaglio la pubblica incolumità di Cittadini e automobilisti.
A queste prioritarie problematiche seguono tematiche strategiche che richiamano una robusta e autorevole azione di governo da connettere con programmi e progettualità di ordine nazionali ed Europee:
– Rilanciare la competitività dei sistemi produttivi partendo dalle aree industriali e artigianali senza trascurare settori strategici quali agricoltura, commercio, turismo e servizi.
– Il grande tema della produzione e distribuzione energetica prevedendo un piano su tutte le rinnovabili compreso quello agro-energetico e dei prodotti bio-sostenibili.
– Un ulteriore gande tematica riguarda le infrastrutture primarie e secondarie. E’ indispensabile dotare la Basilicata di opere infrastrutturali strategiche a partire dalla mobilità, ai servizi primari alla Comunità e quelle per l’accumulo e la distribuzione di risorse sempre più strategiche quali energia e acqua. Come pure urge un capillare programma di manutenzione e cura del territorio, in specie nelle aree interne, per ridurre divari, favorire la coesione ed elevare la fruibilità e vivibilità di tali areali.
La Basilicata ha bisogno di essere riconnessa partendo dagli oltre 70 Comuni ricompresi nella strategia SNAI, tramite interventi e investimenti in grado di saldare ed integrare politiche solidaristiche e di coesione con interventi di natura produttivi/imprenditoriali innovative e redditive.
Oggi più che in passato è indispensabile qualificare la spesa, orientando gli investimenti verso fattori abilitanti che non sono solo di natura finanziaria ma anche di sociale ed ambientale; si tratta di coniugare crescita fisica e strutturale, con la sostenibilità, la coesione sociale e gli obiettivi previsti per la neutralità climatica.
E’ questo il primo passo verso la modernizzazione, l’innovazione e la reale sostenibilità socio-economica.
In occasione dell’avvio della XII legislatura si ritiene pertanto di assoluta importanza aprire ad un costruttivo e permanente confronto tra le rappresentanze degli interessi economici e sociali e la governance Regionale.
Obiettivo è quello di scrivere un nuovo patto sociale per la Basilicata, in grado di favorire la crescita, il lavoro, lo sviluppo, da costruire e realizzare in una dimensione co-partecipata, collaborativa e sussidiaria.
Un patto che deve arricchirsi tramite un costruttivo confronto dell’apporto della rete dei corpi intermedi e della rappresentanza degli interessi economici e sociali, dalle associazioni datoriali, ai sindacati, agli ambientalisti, ai consumatori, alle libere professioni, il terzo settore, le associazioni cattoliche e di volontarato, il mondo scientifico e gli Enti locali.
Obiettivo è quello di rendere più incisive le attività di pianificazione e programmazione in capo alla “Consulta permanente per la programmazione” istituita e regolata dalla L.R. n. 9/2021 e dall’art. 82 dello statuto regionale.
Lo scopo prioritario è quello di scrivere una pagina nuova per la Basilicata, attraverso uno sforzo corale in grado di creare le condizioni sfidanti per una rinnovata coesione sociale, una nuova dimensione territoriale e demografica.
Abbiamo il dovere di aggregare forze ed idee, agire come sistema Basilicata, abbiamo il dovere di posizionare la Basilicata nello scacchiere del Mezzogiorno, puntando alla eccellenza sul versante dell’innovazioni tecnologiche, sulla sostenibilità economica e produttiva, sulle connessioni e assegnare ai nostri territori una funzione di hub tra l’Unione Europea e il mediterraneo.
Si propone di organizzare a breve uno specifico momento di concertazione a cui far seguire una serie di appuntamenti, anche sul territorio, per raccordare ed orientare programmi e risorse e ponendo estrema attenzione a quanto evolve soprattutto in sede UE e sulle prospettive di crescita e sviluppo sostenibile.
Tutto questo assume ancor più importanza dopo l’approvazione della norma sull’autonomia differenziata e sugli effetti che la stessa potrebbe produrre e con la quale siamo chiamati a misurarci.
Si coglie l’occasione per porgere i saluti e augurare buon lavoro al Governatore, agli Assessori, al Presidente del Consiglio e all’intero Consiglio Regionale, luogo nel quale siamo certi troverà la dovuta attenzione quanto segnalato.