“Occorre intervenire con rapidità per rendere più efficienti e trasparenti la rilevazione, il trattamento e la comunicazione dei dati relativi al Covid-19. Per fare un esempio su tutti, come evidenziato da diversi autorevoli scienziati esiste una discrepanza tra l’indice di positività e i risultati dei test rapidi. Le stesse anomalie valgono per i dati relativi a ricoveri e tasso di mortalità. Ciò significa che un intero sistema di contenimento e prevenzione si fonda su criteri quantomeno discutibili. Tutto questo ha ricadute pesantissime sulla tenuta sociale del nostro paese, e penso in particolare al sistema scolastico e universitario”.
Lo ha dichiarato il senatore Saverio De Bonis, vicepresidente del gruppo Europeisti – MAIE – Centro democratico, intervenuto oggi al Senato nell’ambito della discussione sulla conversione in legge del decreto legge recante ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e prevenzione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
“È indifferibile – ha detto in Aula il senatore – che l’Italia disponga di una propria rilevazione, di respiro nazionale e con carattere multicentrico, sui determinanti sociali dell’infezione da SARS-CoV-2. Dobbiamo fare in modo di non inseguire la curva epidemica, bensì di prevenire l’epidemia, anche perché vi sono territori che sono letteralmente in ginocchio. Come la Basilicata, diventata zona rossa per volere del Ministero della Salute e non della Regione sulla base di un indice RT e altri parametri su cui è auspicabile una accurata revisione”.