Il Comitato Cittadiniattivi di Bernalda e Metaponto/CVDP/Movimento Astensionista Politico Italiano esprime alcune riflessioni dopo la rielezione di Domenico Raffaele Tataranno a sindaco di Bernalda. Di seguito la nota integrale.
Il Comitato Cittadiniattivi di Bernalda e Metaponto/CVDP/Movimento Astensionista Politico Italiano esprime le più vive felicitazioni a Domenico Raffaele Tataranno, riconfermatosi nuovamente Sindaco di Bernalda-Metaponto. La sua è stata una rielezione avallata da 4.619 voti, pari a circa il 70 per cento dei consensi utili espressi.
Ben altra sorte è toccata invece all’altra candidata, Titti Pizzolla, che ha ricevuto 1.974 voti, pari al 30 per cento di detti consensi. A fronte dell’intero popolo elettorale, però, è bene ricordare che la lista di Tataranno è espressione di un risicato 42 per cento, mentre le forze elettorali che in lui non si riconoscono rappresentano invece il 58 per cento.
Sulla stampa cominciano tuttavia a delinearsi quelle che saranno le linee guida di questa nuova maggioranza amministrativa, improntate, c’era da aspettarselo, sul rafforzamento di un’arroganza spavalda e senza limiti immediatamente comunicata dal rinnovato sindaco.
Riprendendo sue dichiarazioni, su detto articolo si parla di scelta di unità. Quale Unità?
Di un’amministrazione voluta dal popolo. Per caso quello di “Piazza del Popolo”?
E inoltre di un fantomatico “muro” che sarà presto eretto dai 12.600 abitanti bernaldesi e metapontini. In loro difesa o per delimitarne la prigionia autoritaristica che già si preannuncia?
Il primissimo passaggio istituzionale, vale a dire la proclamazione degli eletti, già è stato segnato, sempre secondo l’articolo pubblicato, da una proclamazione solo “di parte”, vale a dire riguardante la sola maggioranza, senza la presenza dei consiglieri di opposizione tenuti all’oscuro di detto importante evento.
A queste prime inquietanti avvisaglie il nostro comitato non starà certo a guardare, e col presente comunicato già lancia un immediato appello agli oltre 6.000 elettori, tra astensionisti e votanti dell’opposizione, vale a dire al 58 per cento del popolo elettorale sovrano, per costituire assieme a tutte le forze politiche e associative della città un Fronte Popolare unitario che possa difendere in primis la deriva democratica già in atto, e di conseguenza il saccheggio delle risorse pubbliche che stanno turbando le ambizioni e gli appetiti di questa nuova rappresentanza amministrativa. Intenta a lanciare segnali dispotici invece di iniziare, da subito, ad affrontare i gravissimi problemi e le emergenze che attanagliano l’intera comunità. Glielo possiamo garantire, anche l’opposizione sarà “più forte di prima”.