Donato Distefano (PD): da Meloni solito ritornello sugli impegni destinati all’agricoltura. Di seguito la nota integrale.
La Premier Meloni in occasione della passerella pre-elettorale per la sottoscrizione dell’Accordo di Coesione con la Regione Basilicata si è presentata con in mano i soliti soldi già destinati al settore primario attraverso il Pnrr ripetendo lo stanziamento di 3 miliardi di cui 2 sui contratti di filiera e quelli sulla meccanizzazione. Una passerella che si è svolta nella totale mancanza di un preventivo confronto e dialogo non solo con e nelle Istituzioni a partire da quella Regionale ma anche con la rete delle rappresentanze economiche datoriali, sindacali e sociali. Un accordo e le relative scelte senza nessun preventivo confronto su temi che riguardano il futuro della nostra Regione. In sintesi risorse e progetti frutto di un lavoro e di un disegno di palazzo senza alcun apporto delle rappresentanza imprenditoriali, del lavoro e sociali un accordo chiuso di cui non conosciamo quanto coerenti con i bisogni e le esigenze reali di territori e del sistema economico e produttivo. A questo bisogna aggiungere l’inadeguatezza delle risorse destinate a fronteggiare le emergenze più acute, fauna e calmita’. Dal discorso della Premier emerge con nettezza la mancanza di una visione di prospettiva che consenta di migliorare la capacità produttiva, di garantire agli agricoltori redditi dignitosi, di programmare lo sviluppo delle aree rurali ed interne che proprio sul Fondo di coesione dovrebbero trovare sponda al fine di perseguire sostenibilità economica, ambientale e sociale e coesione. Inoltre la Premier si è appropriata degli impegni dell’ultimo Consiglio Europeo in tema di semplificazione, giusto prezzo e aiuti di Stato, facendoli passare per risultati del Governo, risultati raggiunti, come sanno bene gli agricoltori, grazie alla mobilitazione di tutto il mondo agricolo e che ha svegliato il Governo dal suo torpore. E’ soprattutto l’assenza di indicazioni sulle maggiori problematiche del comparto primario che ci preoccupa insieme al rischio di sprecare le risorse dell’Accordo di Coesione non tenendo conto di quanto da tempo proponiamo con progetti concreti e utili ai nostri territori come più volte suggeriti e inseriti nel Piano strategico Regionale a partire dalla viabilita’ secondaria e minore, reti fognarie e interventi sugli schemi idrici e un piano invasi e di accumulo anche in ragione dei cambiamenti climatici.