Donne impegnate nel mondo istituzionale, politico, associativo e imprenditoriale lucano si sono confrontate in un dibattito sulla situazione politica alla presenza della senatrice Valeria Valente, ex presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio e ogni forma di violenza di genere
“Abbiamo bisogno di fare un ulteriore salto di qualità, quello di affermare un modo diverso di fare politica, che è il contributo più grande che possono portare le donne anche per aiutare le altre ad entrare in un contesto tanto difficile quale appunto quello della politica, dove spesso si afferma soltanto chi urla di più. Le donne possono e devono stare in questo contesto ed affermare un modo diverso di fare politica che è sicuramente possibile e che mette davanti le nostre comunità, l’idea di prossimità, di cura e rispetto dell’altro. Valori che possono fare la differenza”. Lo ha ribadito da Pignola la senatrice Valeria Valente (Pd), ex presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio e ogni forma di violenza di genere, partecipando al convegno “Donne e politica: la rivoluzione gentile” organizzato dal circolo culturale “Il Portale” in collaborazione con le sezioni Fidapa di Potenza e di Pignola. La serata è stata introdotta e coordinata da Loredana Albano, presidente de”Il Portale” e della sezione Fidapa di Potenza la quale ha messo in evidenza “lo stato comatoso della politica lucana, attestata anche nelle recenti elezioni comunali dove nessun partito ha avuto il coraggio di presentarsi agli elettori con un proprio simbolo e, pertanto bisognosa di una rivoluzione gentile attraverso la determinazione e il coraggio che deve partire dalle donne. Nel tempo della politica dell’urlo, dell’odio della continua lotta tra dirigenti di vecchio corso all’interno di tutti i partiti politici solo le donne con un linguaggio e sguardo nuovo e di approccio metodologico ‘gentile’ e amorevole – ha aggiunto Albano – che guarda agli interessi delle comunità e non di se stessi può dare vita ad una rivoluzione mettendo al centro la persona”. All’evento è intervenuta anche Ivana Pipponzi, consigliera regionale di parità della Basilicata, che ha ricordato l’importanza di “parlare della presenza femminile nei consessi istituzionali e delle misure correttive per sconfiggere il divario di genere. Sono stata felice di aver portato il mio contributo parlando delle quote di genere, necessarie per assicurare, come costituzionalmente previsto, la rappresentanza femminile in politica”. Per Margherita Ferretti, presidente della Commissione regionale della pari opportunità della Basilicata, “a 77 anni di distanza dall’ingresso delle donne nell’elettorato attivo e passivo (10 marzo 1946), nonostante il miglioramento registrato negli ultimi anni in seguito ad alcuni interventi legislativi, la questione di una carenza di rappresentatività e della conseguente necessità di attivare politiche di parità e di empowerment, è ancora centrale è determinante ai fini dell’effettiva realizzazione di una democrazia paritaria”. All’iniziativa hanno preso parte anche Anna Cantisani, sindaca di Calvello, e Caterina Salvia, presidente Gal PerCorsi, per la quale “siamo infatti ancora lontani dal raggiungimento di una piena e completa parità tra uomini e donne nell’assunzione di ruoli di responsabilità. Le criticità si annidano in pregiudizi e stereotipi che, malgrado i notevoli progressi realizzati, continuano a penalizzare le donne nell’organizzazione della vita familiare e professionale”. Nel corso del convegno sono stati consegnati degli attestati di partecipazione alle tante donne espositrici della XXV edizione de “L’altra faccia di Penelope” manifestazione storica fiore all’occhiello del sodalizio pignolese. I saluti sono stati affidati al neo eletto sindaco di Pignola, Antonio De Luca, che ha evidenziato come “nel progetto politico che lo ha visto vincere le elezioni comunali a Pignola sono state elette ben 4 donne consigliere”; e alla presidente della sezione Fidapa di Pignola, Anna Albano, che ha ricordato a tutti l’impegno e la passione delle donne fidapine in ogni ambito della società.