In Puglia, a settembre, si voterà per la prima volta con la doppia preferenza di genere ma senza la spada di Damocle dell’eliminazione delle liste elettorali che non rispetteranno le percentuali di rappresentanza di genere 60-40: chi non adempierà riceverà solamente una sanzione pecuniaria. Oggi pomeriggio, la prefetta di Bari, Antonia Bellomo, nominata commissaria straordinaria dal governo Conte per l’adeguamento del sistema elettorale della Puglia, ha firmato il decreto di ricognizione che ha dato attuazione al decreto varato dal governo Conte venerdì scorso; subito dopo il governatore pugliese Michele Emiliano ha potuto, a sua volta, firmare i quattro decreti che danno formalmente l’avvio alla consultazione elettorale per il rinnovo dei componenti del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta. Ma le polemiche non si spengono, a Roma sempre oggi pomeriggio, la commissione Affari costituzionali della Camera ha approvato, con l’astensione del centrodestra, il decreto legge del governo.
Domani, il provvedimento andrà in Aula a Montecitorio e poi il testo passerà al Senato.
Ago 03