“Un’opportunità imperdibile per la Basilicata per inserirsi in uno dei settori strategici che è la è l’innovazione. E per le imprese lucane di avere a disposizione, da un lato, un progetto di ricerca coerente con i propri obiettivi, dall’altro, professionalità di alto livello dotate di competenze avanzate”. Lo ha detto l’assessore regionale alle Politiche di sviluppo presentando in una conferenza stampa i dottorati innovativi.
Si tratta di dottorati a connotazione industriale finanziati dal ministero dell’Università e della Ricerca (Mur), nell’ambito delle risorse del Pnrr, che per questo scopo ha destinato alla Basilicata 2 milioni e 130 mila euro. I dottorati di ricerca rappresentano il terzo livello di alta formazione e il massimo grado di istruzione universitaria. L’Università degli studi della Basilicata ha a disposizione 71 dottorati industriali. “Un numero più che triplicato rispetto agli altri anni”, ha detto ancora l’assessore Galella. “Ogni dottorato costerà massimo 75 mila euro. E’ previsto il cofinanziamento delle imprese pari a minimo il 50 per cento, da spalmare in tre anni. Il mio dipartimento potrebbe coprire la metà della spesa sostenuta dalle aziende, se vi fosse una adesione importante. Ricordo che non c’è molto tempo, il bando scade entro i primi di giugno. Non lasciamoci sfuggire questa incredibile occasione per il rilancio dello sviluppo economico della nostra Basilicata”.
E’ intervenuta la prorettrice alla didattica dell’Unibas, Patrizia Falabella. “Il dottorato non è più solo il passo fondamentale – ha sottolineato – per avviare la carriera accademica ma diventa un’opportunità di portata più ampia, la formazione di giovani, importante per le aziende di tutti i settori che vogliono fare innovazione e acquisire un’ottica di sviluppo aziendale mediante un approccio di open innovation. Il dottorato innovativo vede le imprese protagoniste, perché nasce da un loro bisogno di innovazione, da un progetto reale di ricerca per il quale l’Università offre le sue competenze”.
Le borse di dottorato in collaborazione con le imprese prevedono per il dottorando un periodo di studio e ricerca all’estero pari a minimo sei mesi e un periodo di studio e ricerca in impresa pari a minimo sei mesi nell’arco del triennio.
“E’ evidente – ha aggiunto l’assessore Galella – come attraverso questa iniziativa l’azienda abbia anche un’opportunità di inserirsi in reti italiane ed europee aumentando il livello di competitività e aprendosi a nuovi mercati”.
A evidenziare i vantaggi del dottorato di ricerca il direttore generale della Direzione regionale Sviluppo economico, Canio Sabia. “Conosciamo le difficoltà che incontrano le aziende, che in questo caso hanno uno strumento importante non solo per implementare le tecnologie all’interno del proprio sistema aziendale ma anche per formare un professionista ad alta specializzazione in grado di gestire quel sistema”.