Due anni da segretario in pandemia, riflessioni di Felice Lioy (segretario Giovani Democratici Venosa). Di seguito la nota integrale.
Due anni fa sono entrato nel mondo dei Giovani Democratici e sono stato eletto Segretario dei GD di Venosa.
Siamo partiti con tante idee, con tanta voglia e con troppa passione. Forse la voglia era talmente tanta che il fato ha provato a indebolirci con questi due anni intensi di pandemia ma, nonostante le mille difficoltà sanitarie, noi ci siamo. Al contrario di quanto si possa pensare questi due anni non ci hanno bloccato l’entusiasmo ma hanno rafforzato in noi l’idea che cambiare sia davvero necessario.
Il tipo di politica che, insieme al Partito Democratico ed al segretario Telmo Petrelli, abbiamo voluto promuovere ha un taglio propositivo e poco arrogante, noi siamo convinti che il dialogo sia l’arma migliore per confrontarsi con gli avversari politici, pertanto abbiamo lasciato i litigi ad altri e ci siamo concentrati sui temi promuovendo il programma Colibrì, mettendo insieme politica e parti sociali per discutere delle esigenze dei cittadini ed avanzare proposte, abbiamo alimentato il dibattito sulla sanità nelle varie fasi della pandemia per portare le istanze dei cittadini agli organi politici di governo, abbiamo promosso incontri sulla rivalutazione dell’area Centro Storico, sui temi politici di attualità, sul polo industriale di San Nicola di Melfi e le mille difficoltà dell’ambiente lavorativo, abbiamo parlato di Città Smart proponendo all’amministrazione una nostra visione di “Venosa Smart – a misura di studente”, abbiamo ospitato il segretario Enrico Letta per parlare di futuro e di giovani ed abbiamo organizzato degli appuntamenti per parlare di PNRR e Sanità con gli onorevoli De Filippo e Lorenzin e con i consiglieri regionali coinvolgendo attivamente le organizzazioni sindacali.
Siamo stato promotori di iniziative come La cittadinanza onoraria per Patrick Zaky, abbiamo donato al comune di Venosa una bandiera arcobaleno, perché da noi i diritti sono una priorità, siamo stati promotori per il referendum sulla Eutanasia Legale e da qualche giorno abbiamo lanciato una raccolta firme per chiedere alla regione Basilicata lo stanziamento di fondi per il Bonus Psicologo.
Soprattutto siamo tornati tra la gente a parlare di problemi e di soluzioni concrete.
Abbiamo ancora tanto da fare ma la strada tortuosa non ci spaventa, anzi ci sprona a fare sempre meglio.