“La sensibilità ambientale e la protezione del nostro ecosistema devono sposarsi con lo sviluppo economico e occupazionale”. È quanto dichiara in una nota l’assessore alle Politiche agricole, alimentari e forestali, Alessandro Galella.
“L’Europa non può più pensare di tutelare l’ambiente senza tutelare l’occupazione e quindi il problema sociale che può essere scatenato da scelte radicali e impattanti come quella di interrompere la produzione di auto termiche a partire dal 2035. Problema questo con il quale mi sono misurato durante il mio mandato come assessore regionale allo sviluppo economico, nonché componente dell’alleanza Europea delle regioni dell’automotive, e che sta mostrando la forza della nostra regione nel gestire una fase delicata di coniugazione tra occupazione, lavoro e richiesta di tutela ambientale.
Per fortuna con il governo nazionale a guida Meloni l’approccio di subalternità verso alcuni diktat sta cambiando radicalmente. Si può tutelare l’ambiente tutelando anche il lavoro. Sbagliati i modi, sbagliati i tempi – afferma Galella – ma soprattutto mancanza di fondi adeguati per la transizione verde. Sulla transizione industriale automotive, per esempio, serve un fondo europeo ad hoc.
Anche in agricoltura – sottolinea l’assessore Galella – si ripropongono gli stessi rischi e lo vediamo all’indomani della discussa legge approvata dal Parlamento europeo sul ripristino della natura. È evidente che le scelte ambientaliste vorrebbero ridurre le produzioni agricole per tutelare l’ecosistema, ma questo non è in linea con l’economia del settore. Dobbiamo finanziare la transizione tecnologica delle imprese agricole per permettere l’acquisto di macchinari, mezzi e lavorazioni più rispettose dell’ambiente, non impedire le coltivazioni.
La sovranità nazionale di produzioni di altissima qualità – conclude Galella – rappresenta il fondamento del Ministero dell’Agricoltura e la posizione della nostra Regione non può che essere a tutela dei nostri prodotti e delle nostre coltivazioni”.