I Consiglieri comunali di Centrosinistra Bianca Andretta, Angela Blasi, Roberto Falotico, Francesco Flore,Angela Fuggetta, Rocco Pergola, Pierluigi Smaldone e Vincenzo Telesca hanno inviato una nota in merito alla questione dell’edilizia abitativa nelle aree periferiche della città di Potenza. Di seguito la nota integrale.
Con le Delibere di Giunta n. 34 del 19.02.2021 e n. 53 del 15.03.2021, l’amministrazione comunale ha aderito al “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare” come previsto dalla legge n. 160 del 27.12.2019.
Un’ottima iniziativa statale che prevede la corresponsione fino ad un massimo di 15 milioni di euro per la riqualificazione del patrimonio residenziale ed il miglioramento della qualità della vita dei cittadini.
Peccato che la legge è del 2019 e che il 16.09.2020 il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha emanato Decreto n. 395 stabilendo i criteri di accesso e con Decreto n. 15870 del 17.11.2020 sono state definite le modalità ed i tempi per la presentazione delle proposte. Bene.
Il Comune di Potenza avrebbe potuto, entro il 16.03.2021, presentare TRE progettualità per un totale di 15 milioni, anche per aver più chances, e invece ne ha presentata solo una relativa al rione di Bucaletto, accantonando e difatti eliminando tanto RIONE COCUZZO quanto la zona Pagliarelle. Come se non bastasse, nell’esaminare la documentazione allegata alle richiamate delibere di giunta, emerge che è sempre l’amministrazione ad ammettere che su Bucaletto si sono concentrate negli anni diverse iniziative:
1) il programma di recupero urbano;
2) il contratto di valorizzazione urbana della città di Potenza del piano Nazionale per la città;
3) il progetto di rigenerazione e innovazione sociale del quartiere di Bucaletto;
4) lo strumento di sostegno per l’affitto della prima casa per Bucaletto;
5) il progetto per la realizzazione di ulteriori 70 alloggi di edilizia sociale
Tra l’altro, i nostri amministratori non ricordano (o forse fingono di non ricordare) che, di tutti questi progetti del valore stimato di 40 milioni di euro, nessuno è effettivamente partito. Specifichiamo, inoltre, che gli interventi previsti per Bucaletto sono necessari, il problema è che l’amministrazione non è stata ancora in grado di farli partire. Ciò premesso, siamo costretti a registrare che questa amministrazione, invece di rimboccarsi le maniche iniziando finalmente a spendere soldi già presenti, ha pensato bene di aggiungere ulteriori voci di spesa su Bucaletto ottenendo l’effetto immediato di non attivare nulla. Ad ogni modo, è lo stesso cronoprogramma a far apparire l’intervento effimero:infatti durante la consiliatura in corso dovranno essere affidati gli incarichi di progettazione ed entro la fine della prossima si vedrà la realizzazione delle opere progettate. Quindi, dietro la continua campagna elettorale a cui siamo sempre e solo abituati si cela un messaggio nefasto per gli abitanti di Bucaletto: la prossima casa la vedrete a fine 2029, nel frattempo, per i prossimi nove anni, continuate a vivere in prefabbricati del 1980.
La candidatura progettuale oltre a prevedere ben €. 970.000,00 per uno spazio verde e uno spezzone di pista ciclabile in ardua salita si fonda sulla sostituzione dei prefabbricati esistenti con altri di nuova generazione dal costo oscillante tra gli 80.000,00 e i 120.000,00 cadauno. Più volte questa opposizione ha chiesto, sin dal mese di Febbraio in commissione, di valutare le proposte progettuali da candidare ma la maggioranza consiliare e la giunta sono rimaste sorde. E così ci ritroviamo con l’ennesima promessa su Bucaletto e l’estromissione del rione COCUZZO e della zona PAGLIARELLE sui quali poteva ricadere la scelta, considerati i 40 milioni ancora da spendere su Bucaletto. Meglio ha fatto il comune di Matera che ha scelto di coinvolgere l’ATER ottenendo di fatto il risparmio di gran parte dei 2.391.000,00 euro che a Potenza serviranno per le spese tecniche da elargire all’esterno. Con il coinvolgimento dell’ATER di Potenza gran parte di questi soldi sarebbero potuti servire per ulteriori investimenti infrastrutturali per la città. L’assenza di confronto genera tutto ciò!
Auspichiamo vivamente, infine, che da oggi in poi, con il nuovo dirigente alla Programmazione ed Innovazione l’approccio al lavoro quotidiano possa cambiare e che questa amministrazione possa finalmente iniziare a lavorare per la città, mettendo da parte la mera propaganda elettorale.