Edilizia residenziale pubblica, Consigliere regionali Araneo e Verri (M5s): è vera emergenza. Di seguito la nota integrale.
Durante la recente votazione del bilancio di previsione dell’Ater di Potenza in Consiglio Regionale, abbiamo espresso forte preoccupazione per l’emergenza che continua a persistere nel settore dell’edilizia residenziale pubblica. Nonostante l’urgente bisogno di case popolari, continua a mancare un piano adeguato di investimenti, così come un piano di manutenzione degli immobili già esistenti.
Il settore dell’edilizia residenziale pubblica è stato completamente trascurato negli ultimi anni. Non solo manca una progettualità, ma anche gli immobili già esistenti versano in condizioni critiche per via dell’assenza di manutenzioni, circostanza, quest’ultima, che costringe intere famiglie a vivere in situazioni non sempre dignitose. È inaccettabile che l’azienda ATER non abbia neanche colto l’opportunità offerta dal Superbonus per intervenire tempestivamente sull’efficientamento energetico degli edifici, alleggerendo le bollette di chi vive in difficoltà.
In modo particolare, abbiamo segnalato le criticità che interessano i comuni di Melfi e di Rionero in Vulture. Nel primo caso, Ater Potenza attribuisce all’amministrazione melfitana di centrodestra la responsabilità della revoca di un finanziamento di 750.000 euro stanziati nell’ambito del PO FESR Basilicata 2014/2020 e destinati alla realizzazione di dodici alloggi in località Valleverde. L’amministrazione sarebbe colpevole di non aver concesso il diritto di superficie e, nel mentre, ATER Potenza chiede la restituzione dei 300.000 euro già anticipati.
Anche il sindaco di Rionero in Vulture ha più volte sollecitato l’Ater e la Regione Basilicata, il presidente Bardi e la già assessora Merra, a intervenire con urgenza. In una delle sue lettere, che hanno mai trovato riscontro, ha sottolineato l’assenza di un piano di edilizia pubblica da oltre vent’anni e la necessità di ristrutturare numerosi alloggi che potrebbero essere subito assegnati se solo fossero resi abitabili. Inoltre, da tempo sarebbe pronta una graduatoria per l’assegnazione di alloggi di risulta, ma neanche questo affidamento sarebbe stato adempiuto. Si tratta di almeno cinquanta famiglie in attesa di risposte; in alcuni casi, in conseguenza di alcuni sgomberi, l’amministrazione comunale ha provveduto a ospitare le famiglie, con bimbi piccoli a carico, presso stanze d’albergo: una soluzione evidentemente non facile per i destinatari e insostenibile per i bilanci comunali.
Abbiamo inoltre rimarcato la necessità di portare avanti con celerità il programma di manutenzione degli alloggi di proprietà di ATER Matera, i cui lavori dell’importo complessivo di 900.000 euro sono stati aggiudicati a dicembre 2023.
Non ci sono stati interventi né per la costruzione di nuovi alloggi né per la sistemazione di quelli esistenti. È ora che la Regione e Ater si assumano le proprie responsabilità. Non possiamo più consentire che l’incapacità gestionale penalizzi i cittadini lucani. È necessario un nuovo ‘Piano Case Popolari’ e cessare l’approccio ideologico dilagante: la “sicurezza” tanto evocata dalle destre non si realizza a colpi di sgomberi, bensì assicurando pari dignità e diritti alle cittadine e ai cittadini.