Riceviamo e pubblichiamo una nota del giornalista materano Nino Grilli sulla paradossale situazione che si è venuta a creare nella città di Matera per quanto riguarda il mercato immobiliare, a seguito anche della nomina a capitale europea della cultura nel 2019. Di seguito la nota integrale.
Nino Grilli: Matera che “merita”.
La città dei Sassi sta vivendo un momento di particolare fulgore. E’ del resto avviata sulla prestigiosa via che conduce al titolo acquisito, più o meno meritatamente a seconda delle diverse opinioni in merito, di Capitale Europea della Cultura nel 2019. Un percorso non certo semplice e che Matera dovrà veramente dimostrare di aver meritato mettendo in atto una serie di provvedimenti di non certo facile soluzione. L’elenco in proposito sarebbe lungo e non ci sembra il caso di innescare la solita retorica sulle cose da fare. A questo ci pensano i cosiddetti politici, gli opinion leader, i tanti soloni che si sprecano nelle loro roboanti considerazioni, spesso ripetitive alla nausea e senza che portino a nulla di concreto. Ma questo non è il solo “merito” della millenaria cittadina lucana! Una considerazione a parte merita l’aspetto legato alle case. Non solo quelle esistenti negli antichi rioni, oramai assurte a stratosferiche valutazioni, ancorchè fatiscenti ma su cui si operano interventi mastodontici di ristrutturazione che sicuramente vanificano la loro stessa natura svelando interessi economici e personali di grande entità. Dormire o mangiare in grotte, che una volta erano umili abitazioni, a Matera comporta, a volte, costi pari se non addirittura superiori a quello che si spenderebbe in hotel o ristoranti di grande lusso e dotati di ogni comfort. Emozioni, insomma, a caro prezzo, tanto per gradire! Su cui però bisognerebbe darsi una calmata in vista proprio dell’avvicinarsi del 2019! Evitando, come purtroppo sembra stia già accadendo, di approfittare del magico momento e nel contempo scoraggiare chi vorrà venire a visitare questa meravigliosa città. La questione case esistenti al Piano è un altro “merito” che vive, però, un’altra tragica situazione! Questo perché il famigerato “partito del mattone” non demorde e continua a imperversare sul territorio cittadino. E’ fuori di dubbio che gli abitanti a Matera negli ultimi 50 anni non siano cresciuti granchè. A crescere invece, in maniera abnorme, sono le numerosissime case che si sono realizzate e che ancora si continuano a realizzare. Immolate al fantomatico problema di andare incontro alla crisi del settore edilizio e alla occupazione nel medesimo settore. Come a significare che certa manovalanza non sappia fare altro che costruire le case e a dimenticare del tutto che si tratta di un settore che presenta infinite sfaccettature che andrebbero ben utilizzate in altre situazioni in favore del miglioramento della qualità della vita quotidiana. Il risultato sconcertante è che a Matera esiste uno straordinario numero di appartamenti vuoti, con l’aggiunta di altre non poche abitazioni in costruzione. Per non parlare di quelle già progettate e che prima o poi, politica locale volendo, si inizieranno a costruire. Altro indubbio “merito” nella città di Matera è rappresentato dall’alto costo degli affitti. Contro ogni ragionevole discorso della legge del mercato che consentirebbe una migliore offerta, ossia costi più convenienti, al cospetto di una maggiore disponibilità, il “merito” in questa città è quello di capovolgerne il significato, mantenendo altissimi costi degli affitti e lasciando vuote innumerevoli abitazioni. Casi emblematici sono rappresentati da proprietari di case che preferiscono tenerle vuote, piuttosto che cedere, seppure in misura ragionevole, sul costo degli affitti. Un “merito” che, a quanto pare, non intendono perdere soprattutto ora che la città si avvicina al prestigioso appuntamento del 2019. Sulla questione, a volte, ci si mette anche qualche addetto ai lavori, in sede giudiziaria, con affrettate e inusitate sentente di sfratto! E’ la solita storia permeata di illegale favoritismo. Accade, per esempio, che qualche inquilino in affitto pur se assistito da precise regole contrattuali, debba subire il sopruso dello sfratto, causato da una assurda decisione di qualche sprovveduto giudice e sia costretto ad abbandonare l’abitazione, subendo un evidente danno economico. In sede di opposizione poi, si dà il caso che all’inquilino venga riconosciuto il suo diritto e la decisione del giudice sia giustamente e completamente ribaltata. Il danno in tal caso è doppio! Per l’inquilino che ha dovuto sopportare spese considerevoli che potevano essere evitate se il giudice avesse rispettato la legge, piuttosto che favorire inopinatamente una delle parti. Allo “sfortunato” inquilino non rimane che affrontare una lunghissima fase processuale per tentare un giusto risarcimento. Per l’ingordo proprietario che piuttosto che attenersi alla giusta applicazione del contratto ha preferito ricorrere all’ingiusto favore giudiziario, non ha potuto (o voluto) occupare l’abitazione per alcuni anni, perdendo, di conseguenza, diverse migliaia di euro che avrebbe avuto dall’inquilino nel corso degli anni di vacanza dell’abitazione. Ma quest’ultima situazione, occorre dirlo, non è solo un “merito” della futura Capitale Europea della Cultura nel 2019! E’ “merito” della corruzione e dell’illegalità tutta nostrana!
Nino grilli