La prima votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati delle regioni per eleggere il tredicesimo presidente della Repubblica nell’Aula di Montecitorio si è conclusa. È iniziato lo spoglio che viene effettuato personalmente dal presidente dell Camera Roberto Fico. E salvo sorprese, è il giorno delle schede bianche come annunciato dai principali partiti di centrosinistra e centrodestra. Ma non mancano le preferenze per i lucani: 1 voto per il giornalista Angelomauro Calza, 3 per il senatore e sottosegretario all’editoria in quota Forza Italia, Giuseppe Moles. Oltre ai senatori e ai deputati lucani tra i grandi elettori presenti in Parlamento anche i tre rappresentanti della Regione Basilicata, il presidente Vito Bardi, il presidente del Consiglio Regionale Carmine Cicala e il consigliere regionale del PD Roberto Cifarelli.
I risultati della votazione: 1° scrutinio
MAGGIORANZA: 672
956 voti scrutinati su 1.008 aventi diritto
CANDIDATO E VOTI
Paolo Maddalena 32
Sergio Mattarella 16
Marta Cartabia 9
Roberto Cassinelli 7
Antonio Tasso 6
Guido De Martini 6
Silvio Berlusconi 6
Ettore Rosato 5
Marco Cappato 5
Umberto Bossi 5
Bruno Vespa 4
Craxi 4
Landucci 4
Antonio Martino 3
Claudio Sabelli Fioretti 3
Elisabetta Belloni 3
Francesco Tanasi 3
Giorgio Lauro 3
Giuseppe Moles 3
Marco Rizzo 3
Pier Luigi Bersani 3
Alberto Angela 2
Carlo Nordio 2
Claudio Lotito 2
Elisabetta Casellati 2
Giancarlo Giorgetti 2
Giuseppe Conte 2
Schede bianche 672
Schede nulle 49
Voti dispersi 90
Le prime tre votazioni prevedono l’elezione a maggioranza di due terzi dei componenti, quindi occorrono 672 voti. Dopo i grandi elettori che hanno chiesto di poter anticipare il voto a causa di motivate ragioni di salute – il primo è stato Umberto Bossi (“Draghi? Un nome che può uscire alla fine”, ha detto il senatur) – sono stati chiamati i senatori a vita: presenti Elena Cattaneo, Mario Monti, Liliana Segre e Renzo Piano. Assenti, invece, Carlo Rubbia e Giorgio Napolitano. La votazione è proseguita in ordine alfabetico, dopo i senatori a vita e i senatori, è stata la volta dei deputati e poi dei delegati regionali. Intanto, nel parcheggio di Montecitorio, in via della Missione, è stato allestito il drive-in dove votano i Grandi elettori positivi al Covid. Qui è stata respinta la deputata No Vax del Gruppo misto Sara Cunial che pretendeva di entrare perché sprovvista di Green Pass e quindi impossibilitata a votare in Aula.
Al momento, i partiti sono ancora divisi sul nome da proporre. Il quorum è appunto fissato a 672, ma domani il numero degli elettori dovrebbe tornare a 1009 perché la Camera è convocata alle 12 per eleggere il sostituto del deputato di Forza Italia Vincenzo Fasano deceduto ieri.
E mentre crescono le quotazioni di Mario Draghi, che se venisse eletto al Quirinale dovrebbe lasciare Palazzo Chigi (e potrebbe essere sostituito da Elisabetta Belloni), Pd, Movimento 5 Stelle e Leu dopo l’ultimo incontro di stamattina tra Enrico Letta, Giuseppe Conte e Roberto Speranza hanno confermato che oggi alla prima votazioni avrebbero lasciato la scheda bianca. Intanto, gli incontri tra i leader dei principali partiti sono andati avanti senza sosta. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto in giornata un colloquio con il segretario del Pd, Enrico Letta. Sia da Palazzo Chigi che dal Nazareno hanno risposto con un “no commenti” alla notizia. In mattinata anche Matteo Salvini ha incontrato Draghi e nel pomeriggio il segretario dem (“Si è aperto un dialogo”, fanno sapere Lega e Pd con una prima nota congiunta), e infine il capo del M5S, Giuseppe Conte. Nel centrodestra ora, dopo il ritiro dalla corsa al Colle di Silvio Berlusconi, ci si interroga su chi indicare come possibile candidato. “Sto lavorando perché nelle prossime ore il centrodestra unito offra non una ma diverse proposte di qualità”, ha annunciato il leader leghista. Mentre Giorgia Meloni ha fatto sapere che il candidato di Fratelli d’Italia è il magistrato Carlo Nordio. Anche FdI, comunque, ha votato scheda bianca e anche la Lega e Forza Italia sono propensi a seguire lo stesso indirizzo. Azione e + Europa, invece, sostengono Marta Cartabia.
Nella fotogallery due dei tre grandi elettori lucani, il presidente Vito Bardi e il presidente del Consiglio Regionale Carmine Cicala davanti al Quirinale, il presidente Bardi al voto in Parlamento e i due lucani che hanno ricevuto rispettivamente 1 e 3 voti, Angelomauro Calza e il senatore e sottosegretario all’editoria in quota Forza Italia, Giuseppe Moles