Stefano Melodia, candidato alla Presidenza della Consulta Giovanile di Matera, in una nota esprime alcune riflessioni rispetto a quanto dichiarato da Manuela Festa sui motivi che hanno determinato la sua scelta di non candidarsi alla presidenza, sull’organizzazione dell’Assemblea e sulla presunta influenza dei partiti. Di seguito la nota integrale.
“Stefano Melodia, candidato alla Presidenza della Consulta Giovanile di Matera, esprime rammarico per quanto detto sull’organizzazione dell’Assemblea e sulla presunta influenza dei Partiti. Nessuna “mano lunga dei partiti” ha “indirizzato le intenzioni di voto” né tantomeno sottratto voti a nessuno.
Oltre i due candidati Presidente, sono tre le liste che il prossimo 6 aprile si confronteranno nelle urne della Consulta Giovanile per costituire l’Ufficio di Presidenza. Nessuna “Giunta”, come invece definita dalla Festa, ma un Ufficio di Presidenza composto da dieci membri che hanno lo scopo di semplificare e mediare il lavoro tra i 127 membri dell’Assemblea ed il Presidente. Quest’ultimo poi, non esprime un ruolo esecutivo. Si limita a moderare i lavori di Assemblea, dell’Ufficio di Presidenza e a fare da tramite con l’Assessore alle Politiche Giovanili.
Sanità materana, PUMS, Casa del Cinema: tutte attività lodevoli, ma che non possono essere svolte dalla Consulta Giovanile che, di fatti, solo ed esclusivamente di Politiche Giovanili può e deve occuparsi.
Quanto detto nella nota della Festa non è offensivo soltanto per i più di 100 ragazzi che compongono l’Assemblea perché vi si sono liberamente iscritti, ma anche nei confronti dell’Amministrazione Comunale che ha dato via ad un progetto per la gioventù materana, idealmente aperto ad una platea di 12.499 giovani tra i 16 e di i 35 anni residenti nella Città dei Sassi.
Tagliare le gambe ad un progetto valido, dopo due anni di lavoro, prima ancora che nasca è inaccettabile ed insensato. Chiunque può avere esperienze con partiti politici, soprattutto chi con uno di essi si è candidato alle scorse Amministrative. Ma questo non avrebbe in nessun caso spalancato le porte ad illazioni che si allontanano della concezione dell’individuo quale essere libero ed autonomo.
A comporre la Consulta Giovanile Comunale sono, ad oggi, 127 ragazzi che sognano una Città su misura per loro. 127 ragazzi che credono di poter dare un contributo alla Città in cui sono nati. 127 ragazzi liberi.”