Elezioni segretario nazionale PD, Carmine Ferrone (Articolo Uno) sostiene candidatura Schlein. Di seguito la nota integrale.
“La candidatura di Elly Schlein non è solo quella che più esprime una domanda di cambiamento e innovazione che arriva dalle nostre comunità locali, e da chi, sfiduciato, si è rifugiato nell’astensione.
E’ una candidatura “generazionale” e di “genere” che può rilanciare l’impegno di tanti giovani e tante donne che hanno abbandonato la politica attiva.
Persone che non sono motivate nell’andare a votare un progetto politico da cui non si sentono rappresentate.
Persone che da sempre costituiscono un popolo verso cui deve guardare la sinistra ma che progressivamente ad ogni elezione non danno fiducia a nessuna delle forze politiche attuali.
Una candidatura che parla un linguaggio chiaro al popolo della sinistra, proprio come avevo chiesto nella Assemblea di Articolo uno, a dicembre scorso, quando ho sostenuto la necessità di non cancellare dal linguaggio politico la parola “”sinistra””.
Perché solo riappropiandoci dei valori della sinistra, il principale partito dello schieramento progressista può tornare con più forza a porre al centro della sua iniziativa i valori del lavoro, e della ‘questione sociale’, della transizione ecologica e della sanità, della scuola pubblica e della pace.
Elly Schlein è la candidata più vicina alla cultura progressista che ci appartiene e ritengo sia la persona giusta per guidare una nuova fase di ritrovata unità del centrosinistra – sempre più inclusivo – a cui diamo grande significato.
Una fase in cui si costruisca un nuovo Pd aperto ed – insisto – inclusivo, pronto a difendere i diritti civili e sociali, a farsi promotore di iniziative di pace e, più in generale, a cogliere, rappresentandole, le esigenze e le difficoltà dei tanti italiani che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese.
La politica deve tornare ad essere passione e prima di tutto impegno civile.
In tutto questo c’è un motivo in più.
Il Sud e la Basilicata hanno bisogno di un punto di riferimento per battere il disegno della destra di dividere il Paese e penalizzare ancora il Sud.
Parlo dell’Autonoma Differenziata che così come la concepisce il Governo di centrodestra, non solo nuoce alla salute dei lucani (e meridionali) che avranno maggiori difficoltà e spese di tasca propria per curarsi ma nuoce ai piccoli comuni e alle aree interne destinate al sottosviluppo e ancor più ai nostri giovani condannati ad emigrare nelle regioni forti.
In una mia presa di posizione, in qualità di consigliere della Provincia di Potenza, ho rivolto un appello ad organizzare la più ferma opposizione sia delle istituzioni – Provincia e Comuni, non potendo certo contare sulla Giunta Regionale – che delle comunità e popolazioni locali.
Il rischio che assolutamente non possiamo correre è che insieme alla secessione delle Regioni ricche da quelle povere non si produrrebbe solo la spaccatura del Paese quanto una specie di Paese-Arlecchino a più colori e a più velocità di crescita e sviluppo.
Un Paese dove un nostro professore guadagnerebbe alcune centinaia di euro al mese in meno di un suo collega veneto o lombardo.
Si pensi solo alle conseguenze sulla vita di un nostro corregionale che risiede in uno degli oltre 90 comuni sotto i 5mila abitanti e che sarà privato di servizi essenziali sociali, culturali, perché la Regione da sola non ce la può fare, tanto più che le risorse derivanti dal petrolio sono già tutte impegnate per l’ordinaria amministrazione. E’ dunque un insulto politico alle regioni del Sud e uno sfregio insopportabile alle popolazioni meridionali.
Questa dell’autonomia è una buona occasione per avviare l’operazione di ricucitura dei diritti e delle opportunità che gli italiani meritano, perché si possono differenziare i poteri assegnati alle regioni, ma non i diritti dei cittadini in base ai territori in cui essi risiedono.
Sento che in tutto questo possiamo contare su Elly, perchè è donna e la forza delle donne non finisce mai”.