Elezioni 2013, ultimi appelli per il voto a Matera: report e fotogallery di SassiLive

Se il termometro del gradimento di un partito fosse direttamente proporzionale al numero di coloro che assistono ai comizi il Partito Democratico dovrebbe cominciare a preoccuparsi. Al cinema Comunale non c’erano i numeri da tutto esaurito registrati in occasione dell’apertura della campagna elettorale del Partito-Regione a Matera, un risultato positivo favorito sicuramente dalla presenza di tutti i candidati. Questa volta il nome di punta su cui ha puntato il PD, l’europarlamentare Gianni Pittella, non ha sortito gli effetti sperati e così sul palco Santochirico, Braia, Guarino, Lupo e Adduce hanno dovuto accontentarsi di un numero nettamente inferiore di spettatori. E anche Pittella, che continua a perseguire l’obiettivo di una moneta unica europea, ha fatto intendere che questa campagna elettorale non è stata una passeggiata, che il rischio di non vincere facile esiste e occorre recuperare voti nelle ultime ore perchè la legge elettorale assegna il premio di maggioranza a chi ne conquista anche un solo in più dell’avversario. Pittella è stato chiaro: “Voglio ricordare cche nel 1996 il centro-sinistra ha ottenuto la maggioranza alla Camera con appena 25 mila voti in più del centro-destra e quindi sarà opportuno continuare a lavorare.”

E mentre il PD si rifugiava nel cinema Comunale la lista di Monti preferiva chiudere tra pochi intimi nell’hotel del Campo, in via Gravina. Lontano dalla piazza e quindi dal popolo che magari è ancora indeciso e non sa a chi assegnare il proprio voto. Il contrario della democrazia.

Da una parte c’è lo tzunami Grillo, dall’altra ci sono i voti che il PD dovrà cedere a Ingroia e quelli che inevitabilmente si spartiranno i vari partiti di centro-destra, tra cui quello del Popolo della Libertà. In realtà il partito di Berlusconi senza Fini e Casini in Basilicata non ha mai avuto quella forza per sperare in un cambio di rotta a cominciare dal massimo ente regionale, figuriamoci alle Politiche. Ma in questi giorni anche una promessa di Berlusconi sul rimborso dell’IMU in contanti può fare gola a chi si è accontentato del bonus benzina. In ogni caso saranno saranno gli italiani a decidere chi merita di governare il Paese. E non è detto che tra sei mesi non si vada di nuovo a votare visto che un pareggio tra i principali schieramenti non è un’ipotesi da scartare, anzi. Grillo è in agguato ma ci sono anche i seguaci di Monti pronti a conquistare una fetta dell’elettorato deluso dal centro-destra. Poca roba, dirà qualcuno, ma di questi tempi tutto fa brodo.

E mentre nel cinema Comunale si chiudeva la campagna elettorale del PD dopo qualche minuto cominciava l’ultimo comizio di Intesa Popolare, con Bonaventura Postiglione pronto a sostituire ancora una volta il figlio Giuseppe, già presidente del Potenza prosciolto dalle accuse che avevano provocato anche l’uscita dal calcio professionistico della società rossoblu in seguito all’inchiesta sulle scommesse clandestine. Tutti speravano nello show di Girolamo Lacertosa ma ancora una volta è risultato il grande assente di questa campagna elettorale. 

Michele Capolupo

La fotogallery relativa alla giornata conclusiva della campagna elettorale (foto www.sassilive.it) 

 

UDC chiude campagna elettorale a Potenza: big lucani e Lusetti dal nazionale. Lavoro, famiglia, risorse utili alla Basilicata, i temi affrontati. Malvaccaro gremito.

Potenza-  Finale in grande stile per il popolo dell’Unione di Centro in Basilicata. Sala piena come solo le occasioni importanti vogliono, interventi nel segno della stessa lunghezza d’onda fra il Partito regionale e quello romano, volti distesi dopo l’impegno profuso per una campagna elettorale di fatto terminata e cauto ottimismo per la due giorni di voto che attende i lucani. Il Centro sociale di Malvaccaro a Potenza, la cornice scelta dai quattro vertici regionali. Oltre gli spot da competizione, i contenuti pregnanti affrontati da tutti relatori.

Sono intervenuti i coordinatori regionali, Franco Mollica, Roberto Falotico, Palmiro Sacco, Agatino Mancusi, con le conclusioni affidate all’Onorevole, Renzo Lusetti della segreteria nazionale UdC.

Questi i temi affrontati. “L’idea di governo in questa regione è chiara e va perseguita per il bene della Basilicata. In questo senso, la campagna elettorale è solo una parentesi in seno alla quale l’attenzione dei cittadini per la scelta del voto consente alle proposte programmatiche di un Partito d’essere amplificate. Per queste, tuttavia, ci vuole coerenza e praticabilità anche a microfoni spenti.
Con estrema lucidità, sostiene l’UdC di Basilicata, va detto che il lavoro non è più una priorità derogabile ad un preponderante intervento esterno, ma deve essere costruito con la creazione di opportunità ad ampio raggio e consolidato come forza interna. E’ solo con un cittadino lavoratore e, quindi, consumatore che l’economia locale può ripartire e con essa quella nazionale”. Ha dichiarato Falotico. Il nostro impegno è tutto proteso ai temi dell’occupazione tanto da consentire di partecipare a forme di governo solo se sul tavolo ci sono la contribuzione al rilancio della piattaforma programmatica, le misure in favore delle famiglie, uno schema di utilizzo della risorsa naturale petrolio in funzione del qui ed ora.
Onorevole Lusetti: ”Il nostro è un appello al voto buono, quello che non cede alle facili lusinghe. Bisogna continuare sulla linea del rigore, tuttavia mitigata dall’esercizio dell’equità dovuta alle fasce deboli.
Coordinatore UdC Agatino Mancusi: ”Vogliamo lanciare un appello soprattutto ai tanti indecisi, perché premino un Partito che difende i giovani, la famiglia e che vuole far sentire una voce di distinguo per la tutela di tutti i cittadini”.
Coordinatore regionale UdC Franco Mollica: “E’ stata una battaglia elettorale impegnativa, in un mondo che cambia e si proietta in un nuova era. La mancanza di valori colpisce i giovani soprattutto e mina la tenuta etica della società. Bisogna abbandonare i tanti io per ragionare ad un futuro che rappresenti il noi”.