“Voglio ringraziare Salvatore Caiata che sarà candidato con il Movimento 5 Stelle in Basilicata”. Lo dice Luigi Di Maio, candidato premier del Movimento 5 Stelle, annunciando, in una nota congiunta con lo stesso Caiata, la candidatura del presidente del Potenza Calcio alle elezioni politiche del 4 marzo prossimo. Di Maio è candidato per l’uninominale alla Camera dei Deputati per la provincia di Potenza. Entro sabato 27 gennaio alle ore 12 il Movimento 5 Stelle comunicherà anche il candidato all’uninominale alla Camera dei Deputati per la provincia di Matera e il candidato unico della Basilicata per l’uninominale al Senato della Repubblica.
PARLAMENTARIE E CANDIDATI M5S IN BASILICATA, UNA GRANDE PROVA DI PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA CHE SCONVOLGE LA VECCHIA POLITICA E APRE UNA NUOVA FASE
La campagna elettorale è iniziata e c’è chi, in buona fede o in mala fede, si è scagliato contro il M5S e contro di me, in quanto coordinatore organizzativo regionale.
Sapevamo che poteva accadere.
In particolare, sapevamo che la punta massima di rischio si sarebbe potuta verificare in occasione delle primarie interne per individuare i candidati.
Quindi, serenità assoluta e tanta consapevolezza della sfida che stiamo portando avanti insieme ai cittadini, agli attivisti e alla parte più sana della società lucana.
Il M5S, da qualche anno, sta modificando profondamente la politica italiana e lucana e ha avviato una rivoluzione culturale, sociale e politica entusiasmante ma nello stesso tempo molto difficile.
Una rivoluzione che fa paura al sistema di potere affaristico e clientelare che vorrebbe continuare a fare i suoi comodi. Una nuova fase politica che sconvolge gli interessi di caste e lobby che stanno saccheggiando e devastando l’Italia e la nostra ricca e bella Basilicata.
Dopo il 4 marzo, grazie al M5S, niente sarà più come prima. La stragrande parte dei lucani e degli italiani è con noi, ed è chiaro a tutti che siamo sulla strada giusta.
Le becere, quanto insignificanti, strumentalizzazioni dei nostri avversari politici, o di chi fa fatica a comprendere cos’è il Movimento, non possono frenare neanche per un attimo il progetto di partecipazione e cambiamento in atto.
Il M5S candida cittadini come tutti noi e esponenti della società civile come il presidente del Potenza Calcio Salvatore Caiata. Il M5S non candida i vecchi professionisti della politica e i componenti della casta dei partiti che da decenni mal governano le nostre istituzioni e si arricchiscono con gli stipendi pubblici.
I partiti si stanno massacrando per scegliere i candidati e si affidano ancora al condannato Berlusconi, all’amico dei banchieri Renzi, alla solita famiglia Pittella, ai Bubbico, ai Margiotta e a nomi che mirano solo alle poltrone.
Le nostre parlamentarie invece erano aperte a tutti i cittadini. Unica accortezza il rispetto di regole oggettive, chiare e precise, poiché il M5S, essendo la più grande forza politica italiana che si candida a governare l’Italia, non poteva non prevedere delle giuste e sacrosante barriere per evitare infiltrati, furbi e opportunisti della vecchia politica.
Probabilmente, alcuni attivisti o nuovi iscritti, hanno interpretato troppo superficialmente le suddette regole e sono incappati anche loro nelle maglie, molto restrittive, e giustamente rigide, per la selezione dei candidati. Inoltre, è anche accaduto che alcune persone che avevano superato la prima scrematura, quella più rigida relativa ai requisiti etici e comportamentali, hanno partecipato alle parlamentarie pur non avendo presentato tutti i documenti formali o pur avendo richiesto di essere esclusi perché si erano candidati per errore. Questi candidati, così com’era ben scritto nelle regole, sono stati eliminati dopo, a seguito di ulteriori verifiche.
Tutto, dunque, è avvenuto secondo procedure e regole formali previste dal nostro statuto e applicate dallo staff nazionale, dal capo politico Luigi Di Maio e dal garante Beppe Grillo.
I malumori e le delusioni di queste ore, le dimissioni, le polemiche localistiche o individuali da parte di alcuni validi attivisti o esclusi dalle parlamentarie, dispiacciono molto e possono essere capiti sul piano umano, ma non possono diventare un freno per le battaglie di cambiamento e per la conquista di consenso e partecipazione che il M5S lucano ha davanti.
Essere del M5S vuol dire anche questo: senso di responsabilità anche nei momenti cruciali e difficili in cui occorre fare quadrato ed offrire la propria disponibilità a mettere al primo posto le idee e il bene comune. E poi, abbiamo il dovere di fidarci sempre del nostro capo politico Luigi Di Maio, che abbiamo scelto con una votazione on line di oltre 35mila iscritti a settembre scorso, e del nostro garante Beppe Grillo. Non possiamo fidarci di loro solo a fasi alterne o quando riguarda gli altri e non noi stessi.
Aggiungo che tutti coloro che si volevano candidare, avranno tante altre opportunità per mettersi a disposizione della propria comunità e per entrare nelle istituzioni e svolgere il ruolo di portavoce dei cittadini. Ora, però, è il momento di svolgere tutti insieme una grande campagna elettorale per portare il M5S al governo dell’Italia e della Basilicata.
Per concludere, voglio solo aggiungere che nei giorni concitati delle parlamentarie, ho pubblicato un post a caldo rivolto esclusivamente agli attivisti (poi è involontariamente finito su un giornale).
In quel post ho esternato in modo diretto e crudo alcune riflessioni su quanto era avvenuto dopo la diffusione dei nomi che partecipavano alle parlamentarie e sulle reazioni dei gruppi locali del M5S di Venosa, Scanzano e Rionero di cui mi era giunta voce.
Non ho difficoltà ad ammettere l’errore e a scusarmi se ho creato problemi a questi gruppi M5S locali che da anni si battono con tenacia e impegno nei loro territori.
Spero ora in una immediata e forte attività di tutto il M5S lucano per vincere l’importante e storica sfida che abbiamo di fronte.