Elezioni comunali Bernalda 2025, Pinuccio Rinaldi: antiche liturgie dei partiti e assenza di interesse dei cittadini. Di seguito la nota integrale.
Mutuando l’espressione “paese normale” di un noto personaggio politico nazionale, dovremmo dire che Bernalda non è un paese normale. Sabato scorso il movimento cinque stelle ha promosso un incontro pubblico con i redattori del piano di urbanizzazione del paese. Bene a questo incontro il cui valore supera ogni interesse di fazione politica, fatta eccezione per rare presenze, non si sono visti né i partiti né i cittadini, come il tema in discussione avrebbe richiesto. Questa ingiustificata assenza non può trovare altra spiegazione se non quella della sfiducia nella politica, che si è dimostrata incapace di risolvere i problemi di tutti. Questa incapacità purtroppo ci spinge verso qualcosa di ancora peggiore che è il “fatalismo”. Non partecipare a discussioni che possono riguardare il nostro futuro significa affidare totalmente ad altri il nostro destino, ed è questo che sabato è avvenuto. La politica che per mandato dovrebbe farsi carico di questo, non da cenni di interesse al fenomeno e perpetua la sua esistenza in logore liturgie.
Infatti a ridosso di nuove elezioni amministrative quello a cui si assiste è l’affannosa ricerca, da parte di tutti, di una possibile figura di sindaco, trascurando di spendersi nel novero delle necessità che affliggono la comunità e nell’ analisi dei problemi che esse pongono e cercare di capire fra i tanti problemi, quali sono quelli che richiedono priorità. Questa consuetudine errata di cercare prima l’operatore e dopo l’opera, confligge anche con il buon senso, infatti è evidente che se devo effettuare un opera muraria ho necessità del muratore, se invece devo effettuare un opera in ferro ho necessità del fabbro, quindi scegliere prima il sindaco senza avere piena visione delle cose che si vogliono fare, si rischia di scegliere il fabbro anziché il muratore, senza considerare che l’operatore che si sceglie deve conoscere il “ comune” che è la macchina con cui e in cui deve operare.
Se non si conosce la macchina con la quale si deve operare sarà difficile ottenere frutti, e se si pensa di poterla conoscere dopo, ci si ritroverebbe nella famosa condizione del vecchio detto “sino a quando il medico studia il paziente è morto”.
Insomma in questo nostro paese sembra che per la politica sia solo “normale”, aprire qualche sede elettorale e mostrarsi al pubblico con passeggiate di gruppo lungo la via principale.