Il materano Pasquale Stano esprime alcune riflessioni in vista della prossima campagna elettorale che partirà a Matera per le elezioni comunali di maggio 2020. Di seguito la nota integrale.
Sull’auspicabile pregnanza estetica di Matera.
Si avvicina la giostra dei candidati sindaci e consiglieri, si mettono ad asciugare le polveri sperando esplodano ancora, vecchie facce legate in un modo o l’altro a partiti stantii che già hanno elemosinato ai loro vari padroni. Nuove facce eterodirette. Magari un sindaco come Ernesto Nathan per Roma! Ora liste civiche a gogo, solo liste civiche (sembra più pulito), liste pro governo regionale per poter elemosinare qualcosa o di segno opposto per non ottenere nulla ma con dignità, frotte di parenti a perorar la causa del pargolo candidato, gente che ora ti riconosce e saluta anche se hai appena fatto la plastica al volto, tv locali che si “rinpinzeranno” di spot pubblicitari che mi fan venir voglia di sedermi sul televisore a guardare il divano, però il peccato originale di Matera resta, quale è non lo ho ancora capito ma c’è e c’è ancora della penitenza da fare. Persino De Ruggeri si sono svenduto. Non cambierà nulla (frase fatta da concedermi), quindi evitate promesse e diteci subito; io voglio costruire il palazzo lì, io voglio assumere l’amante al comune, io voglio comperarmi il ZUV a spese vostre ecc… ci mettiamo d’accordo così magari ci guadagniamo qualcosa anche noi, perchè no. Tanto in galera una città intera non la mettono. Non mettono voi!… Come sindaco ci vorrebbe un mulo, rispetto all’animale politico è un animale più nobile, Caligola nominò senatore un cavallo, i materani possono eleggere sindaco un mulo, le scale dei Sassi sono costruite per il passo del mulo, quindi quale animale più nobile è adatto per Matera, ha sempre lavorato per i contadini materani fedele ed inseparabile e continuerà a farlo anche oggi, il carro della Bruna chi lo traina? Perchè il problema vero non è il sindaco ma chi lo sorregge, ed il frutto del loro lavoro lo conosciamo, saranno sempre loro, li cacci dalla porta ed entrano non dalla finestra… dalle fogne. Mi auguro che la città per vero dissenso vada a votare e consegni scheda bianca, vediamo che succede. Mal che vada, Bardi il sindaco di Potenza pardon il sindaco della Basilicata, ci penserà lui, è a capo del governo del “gambiamendo” e ci donerà tanta pregnanza estetica.