Solo due candidati sindaco hanno partecipato attivamente al confronto promosso nel pomeriggio dal gruppo facebook “Sos Murgia Timone” composto da cittadini e associazioni nell’arena del rione Lanera per discutere sui lavori in corso per il Parco della storia dell’uomo all’interno di Murgia Timone e su possibili ed opportune varianti da apportare ad un progetto che ad oggi non è mai stato presentato alla cittadinanza materana.
Hanno aderito all’incontro due candidati sindaco: Bennardi e Doria. Assenti Schiuma e Sassone per impegni già assunti, Braia (che però ha inviato risposte pre-registrate da far ascoltare durante il dibattito) e Trombetta per problemi familiari.
Nonostante si parla di un progetto chiuso e definito già a inizio del 2019 molti cittadini si sono accorti di queste grandi recinzioni edili arancioni e grosse impalcature che hanno impacchettato 7 Chiese rupestri tra cui San Pietro in principibus, San Falcione, San Vito alla Murgia, cripta di S. Agnese, Sant’Agnese, Madonna delle tre porte Madonna delle Croci ed anche tutto il territorio del villaggio Neolitico.
Con questo incontro il gruppo facebook “Sos Murgia Timone” ha voluto comprendere davvero quelli che sono gli obiettivi di queste grandi opere, cominciate già da metà luglio. È arrivato il momento di incontrarsi per creare un filo diretto con l’amministrazione futura, sicuramente disponibile ad ascoltare i cittadini esperti e che amano il proprio territorio. Interessiamoci al Parco della Murgia, patrimonio dell’intera umanità”.
L’incontro è stato impreziosito dalla presenza di due artisti materani, Giulia De Pace e Paolo Scozzafava, che hanno allestito in maniera artistica e utile al dibattito l’area che ha ospitato il dibattito.
Vito Cappuccio, moderatore dell’incontro ha chiesto ai candidati sindaco di esprimere il proprio pensiero, la propria sensibilità emotiva, nei confronti del nostro territorio e del suo grande patrimonio storico-culturale e ambientale, in particolare al territorio del Parco della Murgia ed in particolare che tipo di tutela, gestione e fruizione immaginano per il territorio del Parco della Murgia e se le nomine dei “gestori” del Parco saranno come oggi di carattere politico o di carattere tecnico.
La seconda domanda ha riguardato l’inquinamento del torrente Gravina e come intendono impegnarsi per risolvere la situazione. In particolare se intendono finanziare un sistema di monitoraggio del torrente con prelievi a campione dell’acqua da far analizzare da laboratori indipendenti. Cappuccio ha precisato che si tratta di somme irrisorie nell’ordine di qualche decina di migliaia di euro. Il moderatore ha chiesto anche se sono disposti a sporgere formale denuncia alla Procura della Repubblica ogni qual volta si verificasse inquinamento del torrente da liquami fognari, tensioattivi ed altro. Infine se hanno intenzione di creare una concertazione con i Comuni interessati dalla gravina (come Altamura, Montescaglioso,ecc.) per risolvere in maniera definitiva le immissioni degli scarichi fognari abusivi, la realizzazione e manutenzione di depuratori funzionanti, considerando che ad oggi il torrente gravina è una fogna a cielo aperto.
La terza domanda ha riguardato il progetto “Parco della toria dell’uomo – rupestre e preistorico in corso di realizzazione sulla Murgia da metà Luglio 2020.
Andando nel dettaglio del progetto e facendo riferimento ai disciplinari redatti da Invitalia, Cappuccio ha chiesto ai candidati sindaco se condividono in particolare:
a) l’allargamento del tracciato stradale che come si può leggere dal “disciplinare rupestre R06”, impegna il 30,53 % dell’intera somma che ammonta a 1,7 MLN solo per il “Rupestre”
b) i motivi per cui la Soprintendenza abbia fatto venire meno divieti e prescrizioni già definitivamente pronunciatedurante una conferenza di servizi fatta il febbraio del 2019;
In sintesi se condividono questo progetto e il fatto che attraverso l’affidamento a Invitalia dell’intero “pacchetto”, la comunità materana sia stata tagliata fuori sia nella fase ideativa che progettuale e che ad oggi non ci sia stata neanche l’ombra di una presentazione ufficiale alla città.
Nell’ultima domanda, a risposta chiusa, è stato chiesto ai candidati sindaco se sono disposti dopo analisi accurate, condivise dai migliori tecnici della zona, ad usare lo strumento delle “varianti in corso d’opera” per risolvere i riscontrati problemi ed errori progettuali. Considerando che lo strumento delle varianti è già stato utilizzato dai progettisti incaricati (ad esempio per delocalizzare i bagni dello Jazzo, previsti in altro luogo rispetto al progetto approvato a febbraio 2019) ai candidati sindaco è stata chiesta una risposta secca, si o no.
Michele Capolupo
La fotogallery del confronto con i candidati a sindaco di Matera (foto www.SassiLive.it)