In vista delle prossime elezioni comunali in programma a Matera nella prossima primavera Francesco Salvatore lancia “Fare Matera”, un modello politico per favorire la partecipazione di cittadini liberi con la voglia di costruire per Matera. Di seguito la nota integrale.
“Chi ha tradito una volta ha significative probabilità di farlo ancora!”. Non serve scomodare scientifici studi sul tradimento e sul rapporto di fiducia e trasparenza per essere convinti che bisogna lavorare affinché i traditori non siano messi nelle condizioni di nuocere ancora.
Ad esser stata tradita nel mese di ottobre dell’anno 2024 è stata indubbiamente la Città di Matera, con la sua storia, la sua cultura, la sua ineguagliabile capacità di essere resiliente. È fondamentale creare le condizioni perché la partecipazione civica sia l’alternativa unica al sistema di potere bipartisan che periodicamente prova a rimettere le mani sul futuro della Città e incunearsi in modo delinquenziale negli affari e nelle attività che segnano il destino di tanti concittadini che meritevolmente e con sacrifici provano a cogliere le opportunità che il posizionamento internazionale ha ormai consegnato in pianta stabile alla Città dei Sassi.
Chiariamolo subito, non un percorso alternativo a quello del gruppo di Amministratori con cui ho condiviso gli scorsi quattro anni di governo ma un luogo, un contenitore parallelo, nel quale dare spazio alle esperienze incontrate durante il percorso amministrativo, che non hanno compreso, a ragione, la maleducazione di una azione, che di politico non ha nulla, e che oggi chiedono di riconoscersi in un programma che rilanci la visione e la programmazione costruita in modo partecipato, ascoltando prima di tutto le esigenze dei cittadini.
Una riflessione maturata con consapevolezza dopo le 48 ore necessarie ad ingoiare l’amarezza di un percorso interrotto anticipatamente ed in un momento in cui si provava a costruire un’alternativa solida e credibile al governo delle destre, così identificate non per il credo politico storico da cui sono lontane anni luce, ma per essere l’alternativa, forse o almeno sulla carta, all’altra fazione che di politico non ha più nulla se non un simbolo vilipeso di volta in volta dalla fazione, mozione così le chiamano, capace di pagare più tessere delle altre.
In questi primi giorni del nuovo anno in tanti hanno già lanciato la volata per le Amministrative 2025 che si terranno in primavera, in molti stanno lavorando in sordina per provare a ricostruire il progetto 2020 in cui tutti erano dappertutto per poi, chiunque avesse vinto, lasciare il governo a pochi. Per la maggior parte di questi, si legge, che è necessario immaginare una “nuova visione”, andare oltre il 2019, raccogliere i cocci di un Città in rovina, abbandonata a sè stessa, priva di programmazione e progettazione. Affermazioni prontamente smentite da articoli di più quotati analisti di livello internazionale che danno l’interesse verso Matera sempre crescente, che colgono il risultato di un periodo post pandemia fatto di investimenti pluriennali a sostegno dei cittadini meno abbienti e delle imprese ed attività di produzione culturale.
Già da tempo la parte sana della Città chiedeva di sapere come prepararsi, come rispondere, testualmente in tanti hanno voluto farmi sapere che “Si stanno preparando! Tutti chiamano per chiedere sostegno. Ma noi vogliamo continuare con Voi!”
Abbiamo lavorato per Matera per quattro anni pancia a terra. Eravamo candidati per essere l’alternativa al sistema e fino a quando ne siamo riusciti a rimanerne lontani abbiamo prodotto buone pratiche di amministrazione, appena abbiamo aperto uno spiraglio ne siamo stati traditi.
Sento il dovere di dare risposte a quanti mi hanno affiancato senza interessi personali ma con la grande volontà di Fare per il Bene Comune. Sento, forte, il senso di partecipazione per chi vuole ancora Fare di Matera una Città vincente e libera. Sono convinto che abbiamo liberato lo spazio per la partecipazione al Fare a cittadini, professionisti, imprenditori, giovani, che pensavano, erroneamente, che la politica fosse “cosa per pochi”.
Possiamo continuare a Fare Matera, insieme a quanti vorranno restare lontani dai gruppi di potere e dalle candidature costruite altrove.
Come i nostri avi ci hanno insegnato vivendo il vicinato, ognuno porti al tavolo quanto di meglio si possa immaginare per costruire l’alternativa sociale e civica all’imborghesimento trasversale della politica vecchia maniera.
Fare Matera, Fare di Matera, Fare per Matera, insieme, liberamente, per consolidare un percorso ed intersecarne di nuovi, Fare degli errori l’esperienza per meglio governare, Fare per evitare che i traditori mettano le mani sulla Città.
A chi mi chiedeva “Tu cosa farai?” oggi rispondo che “Ci sarò!”. Con quale ruolo? Ho rivestito la seconda carica politica cittadina. Ho avuto l’onore di incontrare e confrontarmi con colleghi di Città di primo livello nel panorama nazionale. Ho lavorato per Matera e per i materani. Ho sancito senza ombra di dubbio il mio rispetto per le scelte, gli impegni e le intese. Chi sarò domani sarà una scelta di Fare Matera e di tutte quelle forze civiche sane che vorranno intrecciare i loro percorsi.
Torna a lavorare, che è meglio! Per colpa tua hai distrutto il sogno 5 stelle.