Luigi Gravela (Segretario PD Matera): “Basilicata Casa Comune ha smarrito la sua vocazione originaria. Le primarie vanno fatte con chiarezza e nei tempi giusti”. Di seguito la nota integrale inviata da Luigi Gravela, segretario cittadino del Partito Democratico di Matera.
Apprendo con interesse la nota di Mino Di Pede, coordinatore cittadino di Basilicata Casa Comune Matera, ma devo rilevare una contraddizione di fondo nel suo ragionamento.
Basilicata Casa Comune è nata come movimento civico con l’obiettivo di innovare la politica locale e di avvicinare i cittadini alla partecipazione democratica.
Oggi, invece, sembra sempre più assumere la fisionomia di un partito strutturato, smarrendo quella spinta iniziale che ne aveva caratterizzato la nascita.
Sorprende che, dopo aver manifestato un’apertura responsabile sulle primarie, oggi BCC sembri porre freni e condizioni che rischiano di svuotarle di significato.
È evidente che il metodo delle primarie non appartiene alla tradizione politica italiana, ma è altrettanto vero che sono state lo strumento con cui il Partito Democratico ha garantito da sempre un reale coinvolgimento della base nella scelta dei propri rappresentanti.
E non è un caso che siano previste nello statuto del PD come strumento di selezione trasparente e partecipativa.
Le primarie sono una straordinaria opportunità come antidoto contro le logiche poco trasparenti che hanno allontanato i cittadini dalla politica.
La proposta avanzata dai giovani materani rappresenta una spinta innovativa e autentica, un’energia che dovrebbe essere valorizzata e non ostacolata con pretestuose questioni di metodo.
Ciò che appare evidente è che BCC sembra proporre le primarie senza aver chiara la tempistica e la necessità di un’organizzazione efficace.
Parlare di “ascolto, dialogo e mediazione” è certamente nobile, ma non può essere un alibi per ritardare sine die un processo che deve essere chiaro e definito.
Se davvero si vuole favorire l’unità delle forze riformiste, bisogna farlo con atti concreti e con regole trasparenti, non con dichiarazioni interlocutorie che lasciano aperte tutte le possibilità senza mai prendere una decisione chiara.
Siamo pronti a confrontarci con tutte le forze progressiste della città, ma a condizione che il percorso sia serio e che si rispettino le legittime esigenze di chiarezza e di tempestività. Il tempo delle attese infinite è finito: i cittadini meritano risposte concrete, non ambiguità.