“Roberto Cifarelli, tra più autorevoli dirigenti e rappresentati istituzionali del Pd, ha dato la sua disponibilità alla candidatura a sindaco di Matera. Questa disponibilità è un fatto politico dal quale non si può prescindere. Si vada, con sincerità e determinazione, fino in fondo senza giochetti; tutti, se ne hanno, scoprano le carte perché non c’è più tempo”. Lo dichiara il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Piero Lacorazza, che prosegue:
“Il Pd non solo deve avanzare formalmente la candidatura di Cifarelli ma anche difenderla, guidando con saggezza, rispetto ed equilibrio le relazioni per costruire un’alleanza larga e plurale a sostegno di un progetto credibile per il governo della Città. A Matera, già alle elezioni regionali dello scorso anno, l’alleanza a sostegno di Bardi ha perso ed oggi la crepa continua ad allargarsi con un governo regionale inadeguato che, non dobbiamo dimenticarlo, si regge su partiti che a Roma rappresentano una radicale opposizione alla Meloni. C’è un grande spazio politico ed elettorale. A Matera soffia ancor di più il vento: il Manifesto di Ventotene è nella sua storia ‘resistente’ e ‘capitale’. E questo vento andrebbe raccolto mettendo la vela nel mare regolato, ordinato ed aperto delle primarie; e se sulle primarie soffia la meglio gioventù perché non procedere?”
“Non è il tempo di retrobottega. Non è il tempo di un film già visto. Non è il tempo di chi pensa di giocarsi altre partite. Non è il tempo della pantomima – sottolinea il Capogruppo del Partito democratico – già vissuta alle elezioni regionali in cui per mesi ci si è inchiodati tra sbagliata gestione e veti. E questo vale in particolare per il Pd che non riunisce la sua direzione regionale da settimane nonostante fosse stata annunciata proprio a seguito della autosospensione e del rientro di Cifarelli. Ancora rimbombano le motivazioni di quel gesto che credo non possano sciogliersi, in ogni caso, come neve al sole”.
“Ancora si tende, in questi giorni – aggiunge Lacorazza – a far prevalere il gioco interno nel tentativo di tutelare nicchie e caminetti che riscaldino la conservazione. Dopo che si stanno consumando passaggi delicati ne risulterebbe quasi inutile la convocazione della Direzione regionale, rendendo evidente il tentativo di incrociare la vicenda delle elezioni di Matera con una stabilizzazione degli equilibri interni al Pd. Questo approccio non è andato bene alle elezioni politiche del 2022 e ancora peggio alle elezioni regionali del 2024 e, sempre nel 2024, alle elezioni amministrative di Potenza il Pd è scomparso dalla scheda elettorale”.
“A Matera – evidenzia il Consigliere regionale – si è già consumato lo stesso errore, e al netto dell’esito delle elezioni che possiamo e dobbiamo vincere, la crisi del Pd necessita di una profonda e radicale discussione. C’è una inerzia conservatrice i cui nodi prima o poi verranno al pettine. Anzi, sono già al pettine! Non pronuncio parole più nette perché sento la responsabilità di una fase delicata ma allo stesso modo è chiaro a tutte e tutti che siamo più o meno al modo in cui si sono gestite le elezioni regionali”.
“Non è fatto solo interno. È necessario assumere la consapevolezza che solo la ricerca di un nuovo e più avanzato equilibrio, anche a servizio di un’alleanza larga e plurale, può costruire la base per un’alternativa credibile al centrodestra che peraltro, lo ricordo, senza Azione ed Italia Viva non è maggioranza in regione. Per questo – conclude Lacorazza – il Pd raccolga ufficialmente la disponibilità di Roberto Cifarelli e provi a costruire insieme a lui un’alleanza per vincere, anche attraverso primarie che non regolino i conti interni ma che parlino alla Città”.