Lettera aperta dei giovani di Matera alle forze progressiste in corsa per le prossime elezioni comunali.
Questa lettera è lo spontaneo risultato del processo avviato con la raccolta firme in cui si chiedevano le elezioni primarie aperte, lanciata il 17 febbraio 2025 e che, ad oggi, ha raccolto quasi 300 firme.
Ai 100 firmatari iniziali si sono aggiunte tantissime persone, storie ed esperienze che, senza finalità o interessi diretti, hanno dimostrato che questa situazione di stallo e di spartizione equilibristica del potere ha poco a che fare con l’interesse politico che ancora in tanti hanno.
Abbiamo constatato ancora una volta che la città è viva e interessata e che esiste una popolazione giovane che vuole partecipare ma che viene ignorata, sminuita o non compresa. La petizione, e tutto quello che ne è seguito, ha dimostrato che non è l’anagrafica a determinare il livello di interesse.
Sono state tante le reazioni che hanno portato alla scrittura di questa lettera, che noi rivolgiamo alle forze politiche progressiste in corsa per le prossime elezioni comunali.
Non cerchiamo tavoli ai quali sederci: ci rivolgiamo a voi con la volontà e la determinazione di essere parte attiva nella costruzione del futuro della nostra città. Ci appare ancora e sempre più evidente che Matera meriti una politica capace di ascoltare, coinvolgere e valorizzare tutte le sue risorse: siamo consapevoli delle sfide che Matera deve affrontare e quelle che non possono più essere rimandate.
In questi giorni ci siamo ascoltati, confrontati e tanti nostri coetanei si sono riconosciuti nelle necessità comuni: c’è un serbatoio di competenze, creatività ed entusiasmo che può contribuire alla crescita e allo sviluppo della città.
Tuttavia, per farlo, riteniamo necessaria la costruzione di spazi reali di partecipazione civica attraverso cui le idee, grazie ai rapporti di fiducia reciproca, possano essere messe a frutto in progetti concreti a beneficio della cittadinanza.
Vogliamo poter essere considerati interlocutori non solo alle porte della scadenza elettorale (anche se ancora non sappiamo di chi) ma soprattutto all’interno di percorsi che possono svilupparsi sui 5 anni. Chiediamo che siano avviati (e messi nelle condizione di poter incidere) dei tavoli di co-partecipazione stabili, che diventino strumenti permanenti di dialogo tra amministrazione e cittadinanza attiva.
Siamo pronti a collaborare, a portare idee e soluzioni, ma dobbiamo pretendere che questa disponibilità non sia ignorata o derubricata a delle belle intenzioni.
Cerchiamo interlocutori che abbiamo il coraggio di ascoltare in maniera attiva.
In questi giorni tantissimi ci hanno scritto, chiamato e cercato: è sorprendentemente comune la stanchezza di decisioni prese nei sottoboschi della città, di accordi politici presi in relazione ai posti di “potere” da occupare, di vedere amministrazioni che non riescono a pensare a logiche di amministrazione sana ma che devono gestire cambi di “casacca” e un mantenimento squallido di equilibri politici.
Siamo stanchi di dover arrivare al giorno delle elezioni con nomi e logiche che non nascono da sintesi comuni ma da accordi che, spesso, sembrano essere presi seguendo logiche lontanissime dal concetto di “bene comune”.
Quando abbiamo lanciato la petizione lo abbiamo fatto per cercare di stimolare un dibattito e chiedere responsabilità a chi occupa posizioni nei partiti o ha ambizioni di amministrare la nostra città. Non vogliamo sostituirci a nessuno o imporre alcuna soluzione: sappiamo di avere, nella nostra multiforme interezza, qualcosa da dire.
Non vogliamo che sia la nostra età a qualificarci ma vogliamo che lo siano le nostre competenze e la nostra voglia concreta di essere parte di una trasmissione di conoscenze.
La stanchezza e la disillusione è tantissima e palpabile, anche attraverso la semplice osservazione dei dati di affluenza nelle varie tornate elettorali.
È necessario intervenire, aprendo a tavoli di lavoro programmati e strutturati che possono ampliare la visione del lavoro politico-sociale a favore di ambiti fino ad ora dimenticati.Siamo assolutamente consapevoli del perimetro legislativo dell’azione comunale, delle difficoltà e del contesto, ma sappiamo anche che un’azione coordinata e costante permette di sviluppare pressione su temi che hanno a che fare con il benessere delle persone che vivono un territorio quali ad esempio la sanità e i collegamenti.
In pochi giorni di confronto, abbiamo raccolto decine di stimoli e temi che interessano i firmatari della richiesta di primarie, giovani e meno giovani che toccano tutti i settori della vita quotidiana: sono centrali i processi di inserimento nel mondo lavorativo, creando una solida connessione con le realtà locali; l’implementazione di modelli di sviluppo inclusivo, economico e professionale; la carenza di soluzioni abitative vantaggiose e più facilmente accessibili agli Under40, oltre alla totale assenza di piani adeguati per la mobilità inclusiva (PEBA) e la razionalizzazione finalizzata al potenziamente di quanto esistente; la difesa del patrimonio artistico/culturale con pratiche di rinnovamento volte allo sviluppo di questi settori; l’integrazione sociale innovativa e la possibilità concreta di confronto quotidiano.
Questo nostro intervento potrà essere tacciato di ingenuità ma siamo certi che è dal settore delle politiche sociali che deve partire la guida per le compagini progressiste affinché chiunque vesta la fascia tricolore possa comprendere che la politica è un mezzo e non un fine.
Crediamo che il dibattito generato da processi come le primarie, nonostante il pochissimo tempo rimasto a disposizione, possano aggregare intorno ad obiettivi comuni.
Sarebbe auspicabile che tutto questo non sia solo il risultato di azioni sporadiche ma che si possa porre in essere un lavoro per i prossimi 5 anni e che possa continuare nel tempo.
Matera ha già dimostrato di saper guardare al futuro con visione e coraggio in altri noti processi della sua vita cittadina. Non lasciamo che questa spinta si affievolisca. Siamo probabilmente ad un punto di non ritorno, abbiamo il dovere di provare a costruire ancora una volta una nuova narrazione che davvero possa portare delle svolte tangibili. Chiediamo alle forze politiche un impegno chiaro e trasparente per garantire un’amministrazione partecipata e attenta alle reali esigenze della comunità, insieme a tutti e tutte noi. Desideriamo costruire INSIEME una città matura, aperta al progresso in maniera consapevole e dove al centro di ogni singola decisione prevalga incondizionatamente giustizia sociale e partecipazione attiva di ogni singolo cittadino e cittadina.
Sarete pronti voi ad ascoltarci? Siamo pronti a fare la nostra parte.