“Guardiamo ad un’Europa a misura di micro e piccola impresa”: è quanto sostiene Francesco Cupparo (Forza Italia) a pochi giorni dal voto per le europee.
“ La crescita in Europa sta rallentando. L’Italia mostra i dati peggiori di tutta l’Unione ed è in recessione. La disoccupazione giovanile raggiunge l’inaccettabile livello del 32%, con picchi di oltre il 50% nel Sud. Per questo – aggiunge – vogliamo un’Europa al fianco dei giovani e delle imprese, degli artigiani, delle professioni. Vogliamo regole fiscali europee più flessibili su crescita e lavoro e la fine della politica dell’austerità. In particolare la gestione dei fondi europei deve essere semplificata. Troppo spesso le imprese o amministrazioni locali, leRegioni, come è accaduto nel sessennio del Programma Operativo Basilicata 2013-2017 e sta accadendo per quello che si concluderà il 2020 – afferma Cupparo – non riescono ad accedere ai finanziamenti Ue per eccessi di burocrazia e formalismi. Sui Programmi Fesr e Fse che sono quelli che riguardano maggiormente le nostre piccole imprese dei settori manifatturiero, costruzioni, artigianato, commercio, turismo, servizi, abbiamo bisogno di monitorare lo stato effettivo della spesa, tenuto conto che ci sono ancora decine di milioni di euro solo in parte impegnati. Insieme alla “quantità” di risorse comunitarie ancora disponibili al 2020 – annuncia Cupparo – vogliamo verificare la “qualità” della spesa con gli obiettivi realmente raggiunti in termini di occupazione, nuove imprese, sviluppo locale. I cittadini e le imprese chiedono trasparenza, modalità snelle e veloci. Chiediamo regole semplici e una nuova capacità amministrativa dei fondi Ue. Serve una maggiore informazione sui fondi disponibili, sulle procedure per attivarli e sulla loro rendicontazione.L’Europa che vogliamo dunque non deve essere sorda alle esigenze delle micro imprese. E – conclude Cupparo – abbiamo fatto capire quale sara’ il ruolo di Forza Italia, perchè senza Forza Italia non c’e’ centrodestra e senza centrodestra non si risolvono i problemi del Paese e la governabilità di città e comuni come dimostreremo nelle comunali di Potenza e degli altri cinquanta municipi interessati al voto”.