“Penso davvero che la nostra lista sia la vera novità che proponiamo agli italiani, l’unico elemento nuovo nel quadro politico degli ultimi anni”. Lo ha detto Giovanni Toti di Noi Moderati, alla presentazione dei candidati alla Camera e al Senato in Basilicata e all’incontro con i giovani della Summer School di Noi con l’Italia alla presenza del leader Maurizio Lupi con il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro in collegamento, il senatore Gaetano Quagliariello e l’onorevole Alessandro Colucci.
“Chi oggi rivendica l’eredità del mondo moderato – ha continuato Toti – non può pretendere l’esclusiva perché in democrazia l’esclusiva la dà il mercato e quindi gli elettori. Noi siamo qua a ricordare che chiunque vinca le elezioni poi dovrà governare il Paese, con tutte le difficoltà che stiamo vivendo. E la formula non è quella delle promesse irrealizzabili perché se urli più forte le falsità non diventano vere. Chi affronta problemi complessi con soluzioni semplici non è sulla strada giusta e di certo non è sulla nostra”.
Il leader ha poi ricordato che “la nostra lista ha un profondo radicamento nel Sud e questo è un elemento importante perché è da qui che deve partire la spinta per far diventare più competitivo il Paese. A cominciare dal tema dell’autonomia: noi non vorremmo che partisse dal Nord Italia ma da qui, da Basilicata, Calabria, Puglia, Campania. Perché se l’Italia va a due velocità non è per colpa dell’autonomia, che non c’è mai stata, ma per l’eccessivo accentramento dei poteri a Roma. Noi siamo per il merito, per le amministrazioni del fare e fare bene in tutta Italia: questo vogliono portare a Roma le donne e gli uomini di Noi Moderati”. Ai ragazzi Toti ha invece ricordato che “siamo un Paese dove non ci sono opportune politiche per i giovani, sono stati fatti diversi errori, ma per rimediare occorre prima di tutto riportare la politica a una grammatica di coerenza tra quello che si dice durante i talk e la sua fattibilità nella realtà. Ai ragazzi vogliamo dare opportunità concrete per studiare, avere un’adeguata formazione professionale che li aiuti a trovare davvero lavoro e poi a vivere e costruirsi una famiglia. Lo abbiamo fatto in tanti dei territori che governiamo, a partire dalla mia Liguria, e vogliamo farlo in tutto il Paese. La ricetta è semplice: non trattare i giovani come un tema da campagna elettorale ma portare avanti con i fatti quello che davvero serve affinché possano costruire il loro futuro in Italia”.
Set 03