In Basilicata si sono regolarmente insediati i 681 seggi allestiti per le elezioni politiche di domenica 4 marzo. Si vota dalle 7 alle 23. AL termine delle votazioni saranno avviate le operazioni di scrutinio. In Basilicata saranno eletti sette senatori e sei deputati. In particolare per il Senato saranno eletti sei parlamentari nei collegi plurinominale e uno nel collegio uninominale mentre alla Camera saranno eletti quattro parlamentari nei collegi plurinominali e due nei collegi uninominale.
Gli elettori aventi diritto al voto in Basilicata sono circa 462 mila per la Camera (304 mila nel Potentino e 158 nel Materano) e circa 423 mila per il Senato (278 mila nel Potentino e 145 mila nel Materano).
I primi dati sull’affluenza saranno diffusi alle ore 12, il secondo dato parziale alle ore 19 e quelli definitivi al termine delle votazioni, dopo le 23.
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ELEZIONI POLITICHE 2018: COME SI VOTA
Alle elezioni politiche 2018 di domenica 4 marzo 2018 si voterà con la nuova legge elettorale, il Rosatellum, e secondo la ripartizione nei nuovi collegi elettorali. L’indicazione del capo della coalizione non è prevista mentre ogni partito deve dichiarare il capo politico della lista. Lo sbarramento per entrare in Parlamento è del 3% per le liste mentre le coalizioni per ottenere seggi devono superare il 10%, con l’obbligo di avere al proprio interno almeno un partito in grado di conquistare il 3% dei voti.
Come stabilito dalla nuova legge elettorale “Rosatellum”, i candidati concorrono in un sistema misto: l’assegnazione di 232 seggi alla Camera e di 116 seggi al Senato è effettuata con metodo maggioritario in collegi uninominali, in cui è proclamato eletto il candidato più votato. L’attribuzione dei restanti seggi assegnati alle circoscrizioni del territorio nazionale (386 e 193, rispettivamente per la Camera e per il Senato) avviene in collegi plurinominali, con metodo proporzionale tra le liste e le coalizioni di liste che abbiano superato le soglie di sbarramento. Sono proclamati eletti i candidati della lista del collegio plurinominale secondo l’ordine di presentazione, nel limite dei seggi cui la lista abbia diritto.
La scheda
La scheda è la medesima, per la Camera e per il Senato. L’elettore dispone di una scheda per la Camera e una scheda per il Senato. Ogni scheda reca il nome del candidato nel collegio uninominale e il contrassegno (simbolo) di ciascuna lista o coalizione di liste ad esso collegate. I contrassegni delle liste riportano a fianco i cosiddetti “listini proporzionali” con i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto è espresso tracciando un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto così espresso vale ai fini dell’elezione del candidato nel collegio uninominale ed a favore della lista nel collegio plurinominale.
La novità del tagliando antifrodo sulla scheda elettorale
Il “tagliando antifrode” sulla scheda elettorale è un’appendice cartacea dotata di un codice. Lo scopo, come detto dal deputato cofirmatario dell’emendamento, Sergio Boccadutri, è quello di contrastare il voto di scambio.
La novità porterà un cambiamento nelle abitudini degli elettori: non si potrà più inserire la scheda nell’urna, ma andrà consegnata prima al presidente di seggio che, una volta rimosso il tagliando, imbucherà la scheda stessa.
Come funziona
Come spiegato dal ministero dell’Interno ogni scheda sarà dotata di un tagliando antifrode, cioè un’appendice cartacea con un codice progressivo alfanumerico generato in serie.
Quando ci si reca a votare, prima che la scheda venga consegnata all’elettore, il codice viene annotato dai componenti dei seggi elettorali. Dopo che la scheda è stata compilata, sarà necessario consegnarla al presidente di seggio: questi provvederà a rimuovere il tagliando e a verificare la corrispondenza del codice con quello segnato in precedenza. Solo dopo il controllo sarà possibile inserire la scheda nell’urna.
Cosa cambia per l’elettore
Il tagliando antifrode comporterà una novità per l’elettore: non si potrà più inserire direttamente la scheda dentro l’urna, ma questa dovrà essere consegnata al presidente di seggio. Sarà lui a rimuovere il tagliando dalla scheda e solo a quel punto sarà inserita dentro all’urna.
Nella foto la nuova scheda elettorale con il tagliando antifrode