Presentata nel pomeriggio di sabato 20 agosto dal Consigliere Provinciale della Lega, Giovanni Barbuzzi, la candidatura di Francesco Genzano, Sindaco di Cancellara a presidente della Provincia di Potenza. Le elezioni si terranno il prossimo 10 settembre.
Presentata nella serata di sabato 20 agosto la seconda candidatura a Presidente della Provincia di Potenza: è quella di Filippo Sinisgalli, Sindaco di Missanello e Consigliere Provinciale di Italia Viva.
Presentata nella mattinata di domenica 21 agosto la terza candidatura: è quella di Francesco Paolo Campanella, Sindaco di Castelluccio Inferiore, accompagnato dal Consigliere Provinciale Giovanna Di Sanzo (Forza Italia).
Presentata nella mattinata di domenica 21 agosto la quarta candidatura: è quella di Christian Giordano Sindaco di Vietri di Potenza, accompagnato dal Consigliere Provinciale Michele Giordano (M5S) e dal Consigliere Comunale Gerardo Pitta.
Elezione Presidente Provincia di Potenza, Fratelli d’Italia replica alla Lega: “Genzano scelta non condivisa”
“In ordine alla designazione dei candidati alla carica di Presidente della Provincia di Potenza, si apprende con molto stupore dagli organi di stampa della decisione unilaterale da parte della Lega di ufficializzare la candidatura del Sindaco di Cancellara, Franco Genzano. Si tratta di una decisione non condivisa con gli altri partiti della coalizione di centrodestra, che certamente Fratelli d’Italia ritiene di non poter accettare e in nessun modo di poter sostenere nel corso della prossima competizione per l’elezione del Presidente. Fratelli d’Italia, infatti, in queste settimane ha profuso ogni sforzo possibile per indurre gli alleati a lavorare su una soluzione condivisa e concertata, che raccogliesse tutto il centro destra intorno alla figura del candidato Presidente. Avallare tale modus operandi significherebbe minare le solide radici e i rapporti fecondi che da tempo guidano il centrodestra a livello locale e nazionale e che devono rimanere, a parere di Fdi, la linea guida dei comportamenti da assumere nelle logiche di coalizione».