“Ho aspettato qualche giorno prima di intervenire su quella che viene ormai da tutti definita l’elezione-farsa del Consiglio Provinciale: qualche giorno di riflessione per tracciare, in maniera tristemente lucida, un’analisi dei “risultati elettorali” conseguiti e per affermare, senza ombra di smentita, dopo aver letto l’articolo del segretario regionale di Forza Italia, che plaude alla nomina di Modarelli a consigliere provinciale, che l’assessore regionale Nicola Benedetto è passato al centrodestra e, in quanto assessore regionale, quindi stretto collaboratore di Pittella, sostiene una coalizione di centrosinistra in consiglio regionale”. “Non solo: anche la consigliera Amenta, è uscita allo scoperto, comprendendo solo oggi della sua non candidatura nel Pd di Irsina”. Ad affermarlo, il consigliere comunale di Policoro, Giuseppe Ferrara, già consigliere provinciale, che interviene sulle elezioni provinciali ad una settimana dal voto con il sistema voluto dalla riforma Delrio, che vede la partecipazione alle urne solo dei consiglieri comunali eletti, in proporzione al numero degli abitanti di ogni comune. “Se Modarelli, che fa capo ad una “lista civica” supportata da Benedetto – prosegue Ferrara – riceve il plauso di Forza Italia, si comprende bene un “avvicinamento” dello stesso Benedetto a Forza Italia; altrimenti non si spiega questa combinazione magica secondo cui nella lista di un esponente del centrosinistra lucano vince anche un esponente di centrodestra, oltre ad Amenta – spogliata dei panni PD – e a Sarubbo; e, se così fosse, l’elettorato dell’assessore regionale avrebbe la doppia faccia di stare un po’ di qua e un po’ di la: ecco spiegato il sempre più crescente disinteresse della politica da parte dei cittadini”. “Mi auguro – conclude Ferrara – che ai problemi politici, familiari e chissà anche giudiziari (gli incarichi del Comune di Grottole e della Provincia di Matera per “somma urgenza” affidati direttamente alla ditta del cognato del Presidente De Giacomo hanno provocato l’interessamento dei Carabinieri), non si aggiunga, per il Sindaco-Presidente, anche l’imbarazzo di dover assegnare, come “premio di riconoscenza”, qualche delega agli esponenti di centrodestra eletti (Modarelli, Amenta e Sarubbo): sarebbe una ennesima gatta da pelare per il presidente, oltre ad un sonoro schiaffo alla lealtà e alla democrazia”.
Gen 19
ed uno “schiaffo” alla Antezza che comunque continua a non osservare il comportamento dei suoi accoliti