ALBA Basilicata e Sui Generis Basilicata si inseriscono nel dibattito politico in corso in vista delle prossime elezioni regionali del 17 e 18 novembre 2013. Di seguito la nota inviata alla nostra redazione.
Nuovamente cittadini.
Nel mezzo dello spaesamento generale causato dalle larghe intese nazionali e, localmente, dai silenzi sulle responsabilità dei partiti al governo della nostra regione, è arrivata la fatidica data delle prossime elezioni regionali (17/18 novembre 2013).
Ancora elezioni: ancora una volta le cittadine e i cittadini vengono spinti nelle urne a scegliere chi deve gestire il proprio territorio: e tutto questo mentre tutto il paese appare sempre più smarrito, frustrato, nauseato, come dimostrano le alte percentuali di astensionismo nelle ultime amministrative.
Che fare in Basilicata?
Gli scandali sulla recente rimborsopoli lucana – che hanno portato alle dimissioni del presidente
De Filippo, come quelli ancora più recenti sui corsi di formazione e sul Progetto Ponte – smascherano una classe politica organizzata in gruppo di potere trasversale, che tiene la nostra terra imbrigliata nell’arretratezza e nel ricatto.
Schieramenti apparentemente avversi di PD e PDL ma profondamente accomunati nelle logiche di gestione del potere: clientelismo, occupazione politica di tutti i settori produttivi e culturali, elargizione assistenziale, senza alcuna progettualità, di milioni di euro di denaro pubblico.
E’ una classe politica troppo concentrata a “ mantenere se stessa” e troppo spesso sensibile alla corruzione e persino alla collusione con i poteri criminali.
Il risultato di questi vent’anni di sistema Basilicata è una terra quasi completamente colonizzata da ogni sorta di multinazionale energetica, dal petrolio al gas, dai rifiuti e all’acqua; allo stesso tempo assistiamo allo spopolamento dei nostri paesi che stanno morendo per mancanza di lavoro e di opportunità; l’ambiente è avvelenato da trivellazioni e traffici di rifiuti e contemporaneamente vi è la svendita delle nostre risorse naturali.
Una crisi profonda che va dalla sanità ai servizi, dai settori produttivi al welfare, dalla formazione alla cultura, all’informazione, allo stile di vita dei lucani.
Di fronte a tutto questo dobbiamo poi prendere atto che per moltissimi lucani non c’è libertà di voto. In venti anni di governo della Regione è stato costruito un sistema capillare di controllo del voto. Tra elargizioni assistenziali, false promesse di lavoro, intimidazioni e cooptazioni per tanti lucani non c’è stato altro da fare che abbassare la testa.
Questi stessi politici si ripropongono ora a governare la regione, con i consueti metodi e la consueta ipocrisia di chi sa che in questo momento occorre cambiare qualche faccia e qualche parola d’ordine affinché nulla cambi.
E’ necessario unire le forze per costruire un ‘progetto Basilicata’ che abbia al centro l’equità sociale, la sostenibilità ambientale, il lavoro per tutti, la democrazia dal basso. Un progetto che leghi in un unico disegno il problema ambientale, quello occupazionale e quello della valorizzazione delle nostre risorse naturali, economiche, culturali e umane, creando una nuova generazione di amministratori regionali e nuove regole politiche per annullare i privilegi e garantire ricambio, trasparenza, controllo dal basso.
Siamo profondamente convinti che le elezioni di novembre possano rappresentare un punto di svolta per la Basilicata, avviando il laboratorio ideale per la costruzione di una nuova società e di una nuova etica politica, capace di ergersi a modello nazionale.
Su questo chiamiamo all’appello tutte le lucane e i lucani di buona volontà e tutti quei giovani che credono, in nome di un senso profondo di responsabilità verso la propria terra, sia tempo di reagire e costruire il cambiamento.
ALBA Basilicata – Sui Generis Basilicata
e quindi?
al voto correte da soli e poi appoggiate il PD, giusto?
è questo il cambiamento?
la storia si ripete
LA STORIA RECENTE DICE ALTRO!
IO NON VOTO PD!