Sono Michele Napoli di Fratelli d’Italia e Antonello Molinari della lista civica “Progressisti per la Basilicata” i due i candidati consiglieri regionali che finora hanno presentato ricorso al Tar Basilicata contro l’assegnazione dei seggi in Consiglio regionale decisa dall’Ufficio elettorale regionale.
Il presidente del Tribunale amministrativo lucano, Giuseppe Caruso, ha fissato la data per discutere il ricorso al 17 luglio 2019.
Napoli, secondo dei non eletti nella circoscrizione di Potenza nella lista di Fratelli d’Italia, chiede, in particolare, un riesame dell’assegnazione delle preferenze compiuta in almeno una ventina di sezioni della provincia sostenendo di aver ricevuto “diverse segnalazioni da più parti del territorio della presenza di schede che riportavano la preferenza in mio favore, espressa però
nello spazio grafico di un’altra lista collegata. Il supposto errore commesso da diversi elettori dovrebbe essere legato al fatto che Napoli era stato eletto nella precedente consigliatura regionale con Forza Italia. Nel ricorso si legge che “il recupero alla lista circoscrizionale potentina del corretto numero di voti condurrebbe ad invertire l’ordine dei risultati percentuali delle due liste circoscrizionali del partito”.
Pertanto è a rischio l’elezione del materano Giovanni Vizziello perchè nel caso il ricorso fosse accolto il più votato diventerebbe il candidato della lista di Potenza di Fratelli d’Italia, Gianni Rosa, già nominato assessore all’ambiente. L’ingresso di Rosa nella giunta Bardi favorirebbe l’ingresso in consiglio regionale di Michele Napoli.
La lista Progressisti per la Basilicata in un altro ricorso chiede la “correzione del risultato elettorale e proclamazione di eletto alla
carica di consigliere regionale di Antonio Molinari”, che dovrebbe subentrare al posto di uno tra Mario Polese e Roberto Cifarelli, inserite in due liste che fanno riferimento al PD, il primo in Avanti Basilicata e il secondo in “Comunità Democratiche – PD”.
In questo caso si contesta il posto da consigliere regionale assegnato al candidato governatore del centrosinistra, Carlo Trerotola, il più votato tra quelli che sono stati sconfitti dal governatore in carica Vito Bardi.
La nuova legge elettorale regionale assegna infatti a Trerotola l’ultimo dei 5 seggi conquistati dalla coalizione dei suoi sostenitori, che sarebbe spettato proprio alla lista “Progressisti per la Basilicata” sulla base di una graduatoria sui resti circoscrizionali delle liste
ammesse al riparto.
All’interno di questa graduatoria la lista “Progressisti per la Basilicata” figura con i quozienti di Matera e Potenza dietro le liste “Comunità democratiche – PD” di Matera, che ha eletto Roberto Cifarelli, Avanti Basilicata di Matera, che ha eletto Luca Braia e “Comunità democratiche – PD”di Potenza, che ha eletto Mario Polese.
Sulla base della prima graduatoria dei quozienti su base regionale (da cui dipende l’assegnazione dei seggi alle minoranze), la lista “Progressisti per la Basilicata” si piazza al terzo posto. Di qui il ricorso al Tar per chiedere un’interpretazione “costituzionalmente orientata” del meccanismo disegnato dalla nuova legge regionale, a garanzia della più ampia rappresentatività possibile del Consiglio eletto.