Peppino Brescia, ex sindaco di Melfi, in una nota invita le forze del Centrosinistra a trovare un’intesa a partire dall’avvio delle primarie per scegliere il candidato presidente in vista delle prossime elezioni regionali. Di seguito il testo integrale.
poichè non comprendo appieno i motivi delle frizioni ancora esistenti nell’area progressista, se non un veto personale e politico verso Angelo Chiorazzo, ritorno a scrivere alcune mie, spero, ragionevoli riflessioni.
Mi scuso per questo “protagonismo” non richiesto, sicuramente disinteressato. Provo semplicemente ad esprimere liberamente un pensiero, se si vuole un consiglio, per unire, per cercare di sconfiggere la destra lucana, menzognera ed incapace.
Il senso di appartenenza alla Sinistra, nonché il mio passato di uomo delle istituzioni, mi spingono ad intervenire ancora pubblicamente sulle vicende elettorali regionali.
Non posso, né mi sento di stare zitto di fronte ad atteggiamenti che non convincono me e tanti cittadini ed elettori progressisti e moderati, stanchi dello sfasciume della destra lucana.
Non vorremmo ritrovarci, come 5 anni fa, quando per errori ed egoismi individuali e di gruppi, venne avanzata una proposta volutamente debole e perdente (certamente non per responsabilità dell’interessato).
Sarebbe andata in modo diverso se fosse stata compresa la necessità e la opportunità di candidare una personalità di spessore culturale e politico, capace di unire e traghettare il centrosinistra in un momento molto difficile e critico. Anche allora prevalsero veti, egoismie cinismo politico, regalando alla destra e alla Basilicata il peggior governo regionale. Il cambiamento annunciato e mai realizzato del governo inconcludente di Bardi, è l’esperienza disconosciuta da tanta parte della destra lucana e nazionale.
La divisione nella destra, non è legata solo a questioni di potere e di peso politico tra i partiti di quella maggioranza. E’ il giudizio negativo su Bardi che prevale.
Di fronte a questa situazione che dovrebbe unire il centrosinistra, vedo ancora veti, divisioni e scarsa lucidità politica nel campo largo delle forze progressiste e riformiste.
Quali sono i motivi ostativi per raggiungere finalmente un accordo politico, programmatico e di metodo di governo?
Tutti a parlare di programma, ma nessuno lo discute. Sembra che non sia più la priorità. Eppur ci sono le proposte del PD, dei 5 Stelle, dei Socialisti, di Italia Viva, dei Verdi, del gruppo civico di Basilicata Casa Comune, di Sinistra Italiana e Basilicata Possibile…. Riguardano la sanità pubblica, i servizi sociali, il lavoro, la scuola, lo sviluppo, il rilancio agricolo, artigianale ed industriale, l’ambiente, le fonti energetiche e il petrolio, le infrastrutture, l’uso delle risorse pubbliche, l’organizzazione degli uffici e dipartimenti regionali con la valorizzazione delle risorse umane presenti, la legalità e la trasparenza come metodo di governo.
I principi di trasparenza e legalità vanno condivisi, non solo per il rispetto ovvio delle leggi, ma anche per garanzia di chi governa edei cittadini.
Quando si giunge alla sintesi?
E sulla scelta del Presidente da candidare, leggo dichiarazioni condivisibili riguardanti il metodo: “nessun veto e nessuna imposizione”.
Benissimo, giusto!
Quale metodo migliore, allora, se non quella di ricorrere allo strumento democratico e di partecipazione delle primarie fra più candidati, con l’impegno sottoscritto dai partecipanti di sostenere unitariamente il vincitore. Rafforza il candidato prescelto e motiva alla mobilitazione i cittadini e gli elettori.
Anche questo ho letto nelle parole di Angelo Chiorazzo, indicato da Basilicata Casa Comune ed accettato dalla Direzione regionale del Partito Democratico.
Si formalizzino altre candidature, assieme all’altro nome giàproposto dal PSI di Livio Valvano.
Perché restii e ancora tante titubanze?
Il “nessun veto” vale per tutti, anche nei confrontidel gruppo civico di Basilicata Casa Comune e del suo rappresentante Angelo Chiorazzo. Rappresentano la novità politica e un valore importantissimo del centrosinistra, contribuiscono a creare entusiasmo per l’impegno pubblico. A meno che ci siano posizioni preconcette verso il civismo e la persona oppure le attuali forze politiche si ritengano autosufficienti in questa campagna elettorale. Entrambe le cose sarebbero sbagliate, un altro errore imperdonabile che ci riporta indietro nel tempo.
Aggiungo che pubblicamente ringrazio Angelo Chiorazzo, non solo per la disponibilità alle primarie e di accettarne l’esito, sostenendo chiunque venga prescelto, ma anche per la decisione di dimettersi da Vice Presidente del Potenza Calcio e di rinunciare a tutte quelle cariche ricoperte che, benchè non fonti di incompatibilità giuridica, vengono strumentalmente utilizzate per negare il suo diritto democratico a concorrere per la vittoria del centrosinistra.
Caro Direttore,
la ringrazio per lo spazio che mi ha voluto concedere e mi scuso con chi legge per la lunghezza dell’intervento.
Provo ancora la voglia di sostenere la costruzione dell’alternativa alla destra e al suo deludente e disastroso governo regionale.
Certamente non seguirò quanti, per egoismo personale, per interessi politici poco nobili, per cinismo, dovessero persistere in veti ingiustificati o nel ripetere errori trascorsi.
Disse il compianto Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli nella Città dei Sassi, in occasione di Matera 2019 e riferita all’Europa e alla cultura: “Non ci vuole coraggio ad alzare i muri, ci vuole il coraggio a scavalcarli come cercavano di fare i giovani berlinesi”.
Mi permetto di prendere in prestito questo pensiero: questo sogno lungimirante non vale solo per l’Europa, vale anche per la Basilicata, per la Politica, per i territori, per le nostre comunità.
Scavalchiamo gli ostacoli e costruiamo insieme il pontedel futuro di questa terra, delle sue famiglie, dei nostri giovani.
Io ci credo.