Leonardo Pinto in una nota evidenzia il “capolavoro politico” di Speranza e compagni concretizzatosi nella giornata di sabato 16 dicembre al Park Hotel di Potenza con l’ufficializzazione della candidatura di Angelo Chiorazzo a presidente della Regione Basilicata in vista delle prossime elezioni regionali. Di seguito la nota integrale.
capolavoro di speranza & compagni ha superato il limite della sopportabilita’ politica.
Dopo la convention di Chiorazzo al Park Hotel di Potenza, ricordare Cetto La Qualunque, come ha fatto Francesco Di Benedetto nella sua pagina Facebook, non è proprio avventato.
Infatti, le storie umane, tra realtà e fantasia, soprattutto quelle negative, si incrociano sempre con fatali punti di contatti.
Purtroppo, considerato che il centrodestra non versa in condizioni migliori del centrosinistra, è proprio il caso di dire se Atene piange, Sparta non ride.
Chiorazzo è il frutto del berlusconismo comparso in un momento di grande vuoto e smarrimento politico in Italia. Se fosse spuntato dieci anni prima nessuno gli avrebbe prestato attenzione e concesso credibilità politica.
Per comprendere cosa accadde e perché accadde è necessario ascoltare -con attenzione- l’ultima intervista (versione integrale) di Paolo Borsellino, facilmente reperibile sul web, concessa a giornalisti francesi pochi giorni prima del suo barbaro assassinio.
Le condizioni attuali della Basilicata, per fortuna, non sono uguali a quelle esistenti al momento della “discesa in campo” di Berlusconi. Infatti, all’epoca, il vuoto politico era accompagnato da incertezze e smarrimenti; in Basilicata, invece, attualmente, anche grazie alla prorompente apparizione di Chiorazzo, sta emergendo un crescendo moto di orgoglio dei Lucani intenzionati ad affrancarsi dai fallimenti politici sia del centrodestra che centrosinistra. E ci riusciranno. Si tratta di utopia? Invero, come la storia insegna, i grandi cambiamenti sono stati sempre alimentati da utopie. E così accadrà alle prossime elezioni regionali in Basilicata. Anche perché, secondo la nota sentenza di Orazio, est modus in rebus (a tutto c’è un limite; vi sono determinati confini, al di là dei quali non può esservi il giusto).
Berlusconi riuscì a distruggere il MSI e il PCI e quello che rimase della DC e del PSI. Chiorazzo -imposto e sostenuto dalla poca (meglio inesistente) accortezza politica di Speranza, Boccia, Bubbico, De Filippo, Folino, Gianni Lettieri segretario regionale piedissino e compagni- è riuscito a spaccare il PD, i 5 Stelle e le altre forze che si richiamano al centrosinistra; sostenere il contrario è impossibile; chi lo fa mente sapendo di mentire. Inoltre, è riuscito ad attirare attenzioni degli insoddisfatti del centrodestra; il tutto, con conseguente disgusto verso la politica di chi non è più disponibile ad assistere passivamente al teatro di politicanti faccendieri e politici di professione, vera disgrazia dell’Italia e della Basilicata.