Il direttivo regionale di Europa Verde riunito il 20 ottobre a Potenza ha ascoltato la relazione di Giovanni Mussuto, delegato alle trattative per il prossimo rinnovo del Consiglio regionale condividendo all’unanimità le iniziative assunte, prima per costruire la coalizione di centrosinistra più ampia possibile e, poi, per sollecitare tutti a mettere in piedi un tavolo della responsabilità per l’assunzione collegiale di decisioni sul programma, sui nomi ed sui criteri sui quali deve reggersi un vero e proprio patto di responsabilità. Nel corso di un’ampia ed accesa discussione sono emersi i principali punti sui quali si è registrato un consenso unanime. In primo luogo, si è constatato con favore l’ingresso in campo di forze della società civile e dell’associazionismo culturale e sociale, viste come rinforzo del sistema democratico , come stimolo alle forze politiche a rinnovarsi , senza velleitario pretese di una loro sostituzione, e come supporto ad una coalizione che è alle prese con una battaglia democratica vitale per il futuro di una regione in questi ultimi anni abbandonata, privata di risorse importanti, come quelle idriche, e offerta, come agnello sacrificale, agli interessi del Nord, con la passiva acquiescenza alla legge sulle autonomie differenziate. Europa Verde ha salutato anche con favore la disponibilità offerta da alcuni candidati a mettersi a disposizione di un disegno di cambiamento, rilevando che, per alcuni, esistono le condizioni per un apporto aggiuntivo alla coalizione, condizione anch’essa necessaria per vincere. Per questo motivo, ha ritenuto, di chiedere alla coalizione l’impegno a superare ogni incertezza e a convocare con urgenza e determinazione il tavolo della responsabilità, per definire le linee programmatiche, la scelta del candidato Governatore e il modo per arrivare a individuare la persona, e stabilire metodi democratici e regole condivise per rendere la legislatura partecipata e frutto di una felice sintesi del pensiero di forze diverse, evitando che la gestione del livello regionale venga sovrapposta da improprie incursioni del livello centrale e si muova nel rispetto della democrazia propria del sistema delle Autonomie locali. Sui programmi è nota la posizione di Europa Verde di far diventare la Basilicata una comunità ecologica dalle mille opportunità! Credendo nei lucani, e fermando questa invasione rapace con una classe politica e dirigenziale che veda questa terra come la propria casa, il posto in cui vive ed intende vivere per il futuro e non un territorio di passaggio da depredare; una regione partecipata e non verticistica in le comunità si riappropriano e progettano il loro futuro a partire dalle ricchezze ambientali, culturali ed umane dei loro territori; Europa Verde è convinta che la svolta ecologica sia l’unica soluzione per curare i danni di questi decenni che hanno portato alla frammentazione della nostra comunità. Negli anni troppo spesso si è caduti nella trappola di credere che accogliere ad ogni costo grandi investimenti centralizzati portasse occupazione e benessere. Così non è stato. ll modello ecologico rivoluziona l’approccio. Fare della sostenibilità un motore di opportunità e di mobilità sociale mettendo al centro il cittadino, con più come soggetto passivo, ma soggetto attivo di un economia sociale. Europa Verde ribadisce la necessità di un’opposizione fortissima contro l’autonomia differenziata mirata a condannarci definitivamente all’emarginazione, e chiede un impegno “di mandato” a riportare l’acqua ai lucani dopo lo scippo consumato dalla Destra. Analogamente, Europa Verde, crede che sia giunto, il tempo di un sistema sanitario libero da nomine basate sull’appartenenza, moderno, digitale portando il servizio sanitario pubblico all’ eccellenza. E’ il momento della responsabilità, ed è anche il momento in cui il nuovo può veramente far capolino, se si riesce a produrre uno sforzo per mettere da parte personalismi ed egoismi, producendo una piattaforma politico – programmatica che sia convincente per le tante persone che, tradite o disilluse, sono ancora orientate a disertare le urne.
Ott 21