Europa Verde pur nella consapevolezza che si debbano ricercare tutte le ragioni dello stare insieme, non possono tacere sul mancato coinvolgimento da parte del Partito Democratico delle forze politiche di centrosinistra che da mesi chiedono di essere partecipi nelle scelte sia sul piano programmatico che su quello metodico per la definizione di un percorso che porti alla legittimazione del candidato presidente della stessa coalizione. Metodo che per noi resta quello politico e democratico. Il constante rifiuto al confronto rappresenta per noi un vulnus per la formazione di una coalizione partecipata in grado di sconfiggere il centrodestra. Siamo consapevoli del fatto che solo con l’unità di tutte le forze alternative al centrodestra si può vincere. Rileviamo inoltre come il metodo arzigogolato scelto per proporre il candidato che guiderà la futura coalizione è stato al quanto nefasto.
Europa Verde Basilicata auspica che si superino tutti gli ostacoli di natura personalistica, basati su passate esperienze individuali al fine di dare vita ad una comunità politica coesa di campo largo, solidale, democratico ed ecologista. Un “campo giusto” che deve necessariamente comprenda tutte le forze politiche che non si rivedono nell’attuale centrodestra di governo: dal M5S ad Azione passando per tutte le forze politiche democratiche, di sinistra, progressiste ed ambientaliste nonché sociali e di formazione civica. Solo così saremo in grado di contrastare un centrodestra che hacausato non pochi problemi ai cittadini sul piano economico, sociale, ambientale e sanitario. Auspichiamo dunque un maggior senso di responsabilità di tutti, associato ad una ritrovatacapacità di superare convenienze di parteche hanno prodotto e producono errori sia sul piano politico che relazionale, per prodigarsi tutti per il bene esclusivo della Basilicata.
Reiterare comportamenti di arroganza politica volti al prendere o lasciare da parte di quello che fu il partito regione non giova alla ricomposizione del quadro politico unitario, solidale e democratico tra le forze in campo. Solo un atto di profonda umiltà da parte di tutti gli attori in campo può spianare la strada ad un accordo forte e vincente. Un simposio politicoin grado di guardare al bene di tutta la regione che, a causa di politiche miopi del centrodestra sta paurosamente toccando il punto di caduta più basso. Per queste ragioni ci aspettiamo che il PD faccia ammenda degli errori e che torni a proporre un metodo inclusivo e democratico, capace di ravvivare il consenso perché si ritrovi l’entusiasmo guardando con ambizione e visione al futuro.
E’ innegabile che alcuni errori abbiano prodotto preoccupanti fratture risanabili con la ricerca di metodi condivisi che possano ricreare collegialità decisionali attraverso una plurale legittimazione politica e/o democratica.
Per noi Europa Verde dunque, oltre ai nomi, al primo posto resta l’unità tra le forze politiche.