Leonardo Pinto, Presidente Onorario ANSB: “Supporters di Angelo Chiorazzo candidato governatore della Basilicata”. Di seguito la nota integrale.
Dopo il lancio di “Casa Comune”, fanno capolino i supporters di Chiorazzo candidato Presidente della Regione Basilicata che, invero, non sembra proprio aiutino la sua legittima ambizione di governatore.
La mia formazione politica, culturale e professionale mi impone il massimo rispetto del Dott. Chiorazzo anche se, politicamente, non condivido la sua posizione. Pertanto, massimo rispetto anche nei confronti del Dott. Massimo Chiorazzo con il quale ho cercato un confronto atraverso un invito pubblico per farmi convincere a votarlo e farlo votare alle prossime elezioni regionali.
Il confronto non vi è stato; né il Dott. Chiorazzo, bontà sua, ha ritenuto di riscontrare -neppure a titolo di cortesia- la lettera pubblica del 30 ottobre scorso che gli ho indirizzato come Presidente Onorario dell’ANSB (Associazione Nuova Sanità e Benessere) che segue con particolare attenzione, unitamente ad altre importanti Associazioni, le problematiche della sanità pubblica lucana e nazionale, oltre che dell’ambiente. Dunque, il Dott. Chiorazzo si è sottratto volutamente, salvo smentita, al confronto chiesto, peraltro, anche nel suo interesse elettorale come precisato nell’anzidetta missiva. Evidentemente, il Dott. Chiorazzo è così convinto di vincere che ritiene di poter fare a meno del mio voto oltre che dei voti dei soci ed amici dell’ANSB, radicata sul territorio, e delle altre Associazioni con le quali la stessa organizza abitualmente giornate di studio e convegni propositivi con illustri relatori, rappresentanti di Istituzioni pubbliche e della società civile, che non si attardano in passerelle, ma in riflessioni e proposte funzionali al bene comune. L’ultimo, in ordine di tempo, come noto, è il convegno tenutosi a Corleto Perticara sabato 28 ottobre scorso sul tema “Petrolio-Ambiente-Lavoro-Sicurezza”. Non so il Dott.Chiorazzo è stato presente; se lo è stato, ha avuto modo di ascoltare argomentazioni importanti per la prossima campagna elettorale.
Tanto premesso, siccome sono un lucano delle aree interne, depresse e abbandonate a se stesse, non essendo più tollerabili quadriglie politiche che, nel tempo, hanno determinato -per assenza di lavoro, servizi pubblici ed infrastrutture- arretratezza socioeconomica con conseguente emorragia migratoria di giovani e meno giovani dalla Basilicata, le prossime elezioni regionali sono un’occasione da non perdere per esprimere una nuova e diversa classe politica alla guida del massimo Ente territoriale locale. Questo presuppone, innanzitutto, lealtà e chiarezza da parte dei competitors e dei loro sostenitori.
per chiorazzo, la prima questione da chiarire è che il medesimo, contrariariamente a quanto si e’ scritto e si continua a far credere, non e’ il candidato dei vescovi lucani, i quali -come si ricorderà- hanno diramato apposito comunicato di smentita della conferenza episcopale lucana. Non sarebbe male, ripeto per lealtà e chiarezza, che fosse proprio il Dott. Chiorazzo a precisarlo, visto il silenzio di “Casa Comune” che crede -forse a torto (se non è così basta comunicarlo)- di proporre e sostenere un candidato gradito ai vescovi lucani. Chiorazzo, va ricordato, non ha partecipato a un solo incontro dei tavoli di ascolto delle associazioni laicali.
Quanto ai suoi suppoters non si può non rilevare come le argomentazioni degli stessi non appaiono utili alla sua causa.
Infatti, La Nuova di domenica 26 ha pubblicato una “quasi intervista” della segretaria del movimento politico “Italia del Meridione”, la quale -ove non fosse sufficientemente chiaro- ha evidenziato il conflitto di interessi e l’ineleggibilità di Chiorazzo a governatore della Basilicata. Per esaltarne le qualità, ha evidenziato l’impegno dell’imprenditore “….in quanto a servizi sanitari ed ospedalieri…..”. Quindi, le sue attività imprenditoriali in servizi sanitari ed ospedalieri confliggono pacificamente con l’interesse pubblico che, invece, il Presidente della Regione è tenuto a privilegiare e tutelare. E questo a prescindere dalle sue competenze in materia di Pubblica Amministrazione, se possedute. Nell’articolo si riferisce altresì testualmente “Nella sua nota, Chiorazzo ha citato alcuni punti del confronto programmatico che andrà in scena nei prossimi giorni. Fra questi, lo sfascio della sanità lucana; lo spopolamento connesso alla mancanza di lavoro; la povertà crescente; la necessità di offrire servizi agli anziani. E poi “la spada di Damocle”, come l’ha ben definita, dell’autonomia differenziata, che relegherebbe (ancor più di oggi) il Meridione tutto a un ruolo così marginale da avvicinarsi all’inesistenza.”. Veramente non è dato conoscere quale sia la nota cui si fa riferimento. Né risulta, salve doverose precisazioni e smentite da parte dell’interessato, che egli si sia mai occupato -in assoluto- dello sfascio della sanità pubblica lucana; dello spopolamento delle aree depresse lucane connesso alla mancanza di lavoro; della povertà crescente; della necessità politica di offrire servizi agli anziani, di “autonomia differenziata” con il quale veramente mi piacerebbe confrontarmi sul punto, per apprendere.
La Nuova di oggi pubblica una nota di Angelo Siggillito, primario presso l’Ospedale San Carlo di Potenza, il quale si ritiene soddisfatto che il Dott. Chiorazzo “…. pone la “sanità” al primo posto……” senza però precisare, come avrebbe dovuto, se si tratti di sanità pubblica o privata ovvero di sanità pubblica equiparata a quella privata, come piace al centrodestra. Anche questo va precisato.
L’ANSB e le altre Associazioni, tra cui “Presenza Etica”, sulla questione della sanità pubblica, incautamente “sfasciata”, per quanto emerso dalle iniziative unitariamente svolte, hanno una posizione chiara ed in linea con l’art.32 della Costituzione in base al quale è la Repubblica, quindi lo Stato, a garantire il diritto della tutela della salute di tutti cittadini e in eguale misura, con la necessaria organizzazione sull’intero territorio (mi piace scriverlo) della Repubblica Italiana. Questo non vuol dire essere contro la sanità privata che, in base al richiamato principio di rango costituzionale, non può e non deve sostituire la sanità pubblica come si sta tentando di fare. L’approfondimento in subiecta materia spero di poterlo fare attraverso un confronto -sereno e leale- con il candidato Presidente Dott. Chiorazzo.
Che pensano il PD, i cespugli del centrosinistra e gli incerti dei 5 Stelle?
La “società civile” questa volta ha deciso di non farsi ingannare con adeguata e salvifica terapia elettorale.